Ritorno sulla terra.

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Tatsumaki
view post Posted on 19/9/2010, 01:02




Inizialmente non era che un punto nel cielo. Un uccello in volo, forse un'illusione causata dal fitto e misterioso ramificarsi della selva. Acquistava velocità, crescendo metro dopo metro. Quando la figura fu finalmente riconoscibile concluse il suo percorso, schiantandosi al suolo con violenza inaudita. Un'enorme sfera vorticava in un piccolo cratere formatosi all'impatto, emanando raffiche di vento che squotevano le alte chiome della foresta circoste, lanciando il fogliame in una danza caotica e sfrenata. Nel bel mezzo di quel caos di smeraldo, la perla d'aria cominciò a dissolversi, rivelando poco alla volta un essere dalle fattezze umane. Si accasciò al suolo come se un bastone invisibile a sostegno dei suoi sforzi gli fosse stato bruscamente strappato. Annaspando nell'erba, con dita voraci si aggrappava ad ogni appiglio nel vano tentativo di riassumere la posizione eretta. Arrendendosi a quell'inarrestabile spossatezza si rovesciò sulla schiena e riprese fiato. Guardò in alto, fra il verde e i raggi di una luna lieve poteva scorgere piccoli spicchi di cielo, ammantati di stelle. Una notte meravigliosa, fresca e condita da quell'inconfondibile brusio, la somma di ogni forma di vita, attiva, nonostante l'oscurità, vigile, sempre in movimento. Riprese fiato con respiri profondi e calcolati, cercando fra gli sprazzi della sua memoria una spiegazione agli ultimi avvenimenti. Era appena precipitato dal cielo nel bel mezzo di un bosco, senza comprendere la ragione di una simile sorte non poteva far altro che domandarsi come si sarebbe comportato. Indossava un'armatura logora, sporca di quella che poteva essere cenere, forse pece. Graffi ed escoriazioni erano evidenti su ogni componente, ma non erano un risultato della caduta. Doveva essersi ridotto in quello stato precedentemente, forse in battaglia. Ma un simile scontro non poteva di certo passare come un qualsiasi ricordo...perché non riusciva a rievocare le ultime settimane? Si fece forza e finalmente fu in piedi. Notò con piacere la sua spada penzolare dal fianco. Bellorofonte scintillava come appena temprata, forte del sangue di tanti avversari. Strinse il manico per trarne sicurezza e si avviò nel folto della foresta...
 
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Prue Anne Rose
view post Posted on 20/9/2010, 20:47




SPOILER (click to view)
se ti va bene ci sono io anche se ora sto uscendo xD


Era un giorno come tanti e dopo aver cenato al cimitero mi ritrovai a vagare senza una meta e senza saper con certezza cosa fare. Alla fine decisi di andare alla foresta, un luogo in cui ero andata solo una volta, non ci trovavo nulla di speciale però quel giorno volevo ritrovarmi in mezzo ad un luogo pieno di verde. Mi fermai in uno spiazzo verde circondato dagli alberi illuminato grazie ai raggi della luna.

"pace e tranquillità, ultimamente non c'è altro. Eppure non mi dispiace così tanto" pensai mentre mi arrampicavo agilmente su un albero e mi sdraiavo su uno dei vari rami. Mentre mi rilassavo una figura piombò giù dal cielo, era un uomo dai capelli scuri lunghi fino alle spalle più o meno e con un po di barba, almeno questo è quello che capii quando tornò umano.

"che razza di creatura è questa?!" delicatamente scesi dall'albero atterrando a terra con il minimo rumore. Inizialmente restò a terra, sembrava quasi disorientato e forse anche un po impaurito per qualcosa, quando si alzò mi avvicinai lentamente a lui con passo felpato.

Salve. Notai subito la sua spada ed un sorriso si dipinse sul mio viso.

"che felicità per la prima volta mi sono ricordata di portare la pistola, almeno un proiettile riesco a spararglielo addosso prima che possa tentare di uccidermi, sempre ammesso che ci provi." forse mi perdevo troppo nei miei pensieri, avrei dovuto imparare a controllare questa cosa prima o poi, tornai a guardare l'uomo di sfronte a me e sorridendo continuai.

Mi sembra un po in difficoltà, posso aiutarla?
 
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Tatsumaki
view post Posted on 21/9/2010, 00:06




La donna comparve sinuosa, ombra fra le ombre, nient'altro che un miraggio sbiadito dai lineamenti sfasati in tutta quell'oscurità, eppure splendida. Ammantata dai raggi di una luna pallida gli si avvicinò con un sorriso che lasciava trasparire una curiosità quasi innocente, maschera di un'intenzione ben più inquietante. Poteva cogliere i segni di una naturale predisposizione all'assassinio. L'odore del sangue, il pallore dell'epidermide...e quegli occhi. Perle scure e vitree, vive di una luce livida. La sua voce era un miagolio sgraziato, languido, gentile, ma fin troppo ambiguo per lasciar intendere buoni propositi. Tuttavia l'adepta della Rosa non aveva ancora fatto alcuna mossa avventata, e si era anzi presentata in maniera amichevole, in aiuto del Titano stanco e logoro. Gharvantes non si fece illusioni. Più una stella brilla e più è distante dal luogo da cui la si osserva, così come le sue impressioni potevano essere molto lontane dalla realtà effettiva. Ricambiò il suo sorriso, conformandosi all'atteggiamento di lei.

In difficoltà? Ho visto giorni peggiori. Ma la ringrazio. Piuttosto, tutta sola in questo bosco...immagino lei conosca bene questi luoghi. E' passato molto tempo dall'ultima volta in cui sono stato qui, e ora come ora la mia memoria ha dei seri problemi...sarebbe così gentile da indicarmi la strada da seguire? O il sangue scorre ancora amaro fra il Giglio e la Rosa? Non sono aggiornato...

Pronunciò quelle ultime parole come a tastare il terreno. Sinceramente, dubitava di un qualsiasi tentativo di pace fra le due fazioni. Tuttavi gli sembrava che il mondo fosse profondamente diverso rispetto al passato. Quali cambiamenti potessero essere avvenuti restava un mistero. Non poteva far altro che avanzare carponi in quel sentiero scuro. Se la ragazza si fosse rivelata un nemico sarebbe stato costretto, suo malgrado, ad un ennesimo scontro. Era stanco di spargimenti di sangue. Come sempre sognava l'avventura. Nuovi mondi sa scoprire alla ricerca di uno scopo più grande. Tutto ciò che lo attanagliava a quella terra era il desiderio di scoprire cosa gli fosse accaduto e quali mutamenti caratterizzassero la regione dopo tanto tempo.
Attese che la fanciulla rispondesse in premeditato silenzio, pronto a cogliere sfumature o segnali che potessero palesare le sue reali intenzioni.
 
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Prue Anne Rose
view post Posted on 21/9/2010, 00:56




Dalle sue parole non mi risultò difficile capire quanta poca voglia avesse di lottare.

"meglio così potrò tornare a casa senza lividi e cose del genere" pensai rassicurata da questa mia scoperta. Dal modo in cui parlava e dal suo sguardo attento si poteva facilmente capire che avesse intuito a che razza appartenessi.

"meglio così almeno non dovrò fingere di essere una ragazza innocente ed innocua" azzardai qualche passo verso l'uomo, restandone lontana, e portandomi un dito sulle labbra iniziai a camminare in circolo creando un piccolo cerchio.

posso rispondere ad entrambe le domande:

domanda numero uno: potrei indicarle la strada se volessi, ma prima potrebbe almeno presentarsi non trova?

domanda numero due: si, scorre ancora sangue amaro tra le due fazioni, mi chiedo se quello del giglio sia dolce come dicono però, potrebbe fare il gentiluomo e offrirmene un sorso non trova?
sorrisi divertita, non volevo lottare o altro ma se si fosse concesso come donatore non l'avrei di certo rifiutato.

se ve lo state chiedendo, no non voglio lottare. continuai sorridendo dolcemente, un sorriso che molto probabilmente non si accordava con le parole che avevo appena detto, un sorriso dolce ed infantile come quello di una bambina.
 
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Tatsumaki
view post Posted on 21/9/2010, 14:00




La vampira non si fece desiderare. Rispose rapidamente e con aria divertita. Ogni suo gesto era un tentativo di mettere a disagio il suo interlocutore, e nonostante ciò continuava a non mostrarsi come una minaccia. Era visibilmente sollevata da quando aveva scoperto che, in un modo o nell'altro, il titano avrebbe preferito evitare lo scontro. Non solo per le sue condizioni, ma anche per il fatto stesso di considerare il tutto un futile spreco di tempo e vite. Lei lo guardò come se fosse una preda succulenta e sfiorandosi a le labbra con dita vellutate cominciò a studiarlo, camminando in cerchio lenta ma decisa. Le sue parole successive uscirono come un tentativo di derisione. Era fin troppo sicura di se, arrogante e impertinente. L'uomo non lasciò trasparire alcuna emozione e anzi le diede le spalle, cominciando a dirigersi verso il crocevia che avrebbe condotto al sentiero per le pianure esterne.

Come nel tuo caso risponderò ad entrambi i quesiti.
Posso presentarmi, nonostante neanche tu l'abbia fatto. Il mio nome non ha molta importanza...in molti mi chiamano Gharvantes. Sono...ero il signore del Giglio Perlaceo. In secondo luogo, non credo che ne gradiresti il sapore. Fidati, rimarresti a bocca asciutta.
Ora ho un'altra bella domanda per te: Sei in grado di farmi uscire da questo posto?


Gharv desiderava tagliare corto e raggiungere un centro abitato. Qualcosa di terribile era accaduto e, come se il mondo lo avesse cancellato dalla storia, era stato risucchiato via dallo spazio e dal tempo. Già...tempo. Per quanto tempo era stato via? Quell'interrogativo che lo bacchettava dal suo arrivo. Forse, una volta giunto fuori dalla foresta, avrebbe trovato una risposta.
 
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Prue Anne Rose
view post Posted on 21/9/2010, 21:02




Sbarrai gli occhi, aveva pienamente ragione stavolta anche io mi ero dimenticata di presentarmi.

"sto proprio invecchiando..." pensai tra me e me un po intristita da ciò per poi tornare col sorriso senza far cadere troppo l'attenzione su quel pensiero, infondo ero eterna e la vecchiaia non si vedeva poi così tanto.

Vi chiede perdono, Phoebe Chevalier molto piacere. dissi elegantemente piegandomi in un delicato inchino che durò qualche secondo per poi tornare in posizione eretta. "Il signore del giglio" beh perfortuna non lo era più, chissà chi era quello nuovo mi sarei dovuta informare prima o poi.

Pensate davvero che non lo gradirei? beh, mi fido di voi allora. quella sera non avevo particolarmente voglia di provocare o tentare di uccidere qualcun altro anche se in realtà sarebbe stato quello che avrei dovuto fare.

CITAZIONE
Ora ho un'altra bella domanda per te: Sei in grado di farmi uscire da questo posto?

Sbuffai annoiata, era un tipo monotono bisognava dirlo. Mi limitai a rispondergli con un:

Si, seguimi. ed iniziai a camminare verso l'uscita della foresta girandomi di tanto in tanto per vedere se l'uomo del giglio mi stesse ancora dietro.

beh come mai vi trovavate qui?
 
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Tatsumaki
view post Posted on 21/9/2010, 22:49




Non lo so. Rispose secco. Non ricordo molto degli ultimi tempi. E' successo qualcosa...niente che possa o debba interessarti.

Non aveva alcuna intenzione di intrattenersi in una conversazione con lei. In altre circostanze probabilmente quell'incontro avrebbe raggiunto risvolti ben più interessanti. Ma il desiderio di fare mente locale indisturbato era fin troppo grande e la stanchezza eccessiva. Non aveva mai provato nulla di simile. Si guardò le mani come a specchiarsi. Il vento era muto, nient'altro che l'eco di un urlo strozzato e distante. Doveva essere per quello. Il padre dei padri, il respiro. Per qualche ragione non riusciva a percepirlo. Doveva uscire velocemente dalla foresta, ma dubitava di poterlo fare da solo in quelle condizioni. Aveva bisogno della ragazza. La sua compagnia non la disturbava ma, come in passato, era in grado di empatizzare i sentimenti altrui attraverso l'aria che è ovunque e vaga, come la mente. La ragazza non avrebbe compiuto alcun gesto inconsulto, per ora, ma rimaneva quella scintilla di morte tipica della sua gente, mai troppo flebile e sempre pronta ad appiccare un incedio di violenza e morte.

Allora...hai detto che la situazione fra le due fazioni non è cambiata. Cos'è successo? Ci sono stati cambiamenti?
 
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Prue Anne Rose
view post Posted on 22/9/2010, 00:15




La sua risposta fù veloce e secca come se volesse chiudere al più presto quella conversazione per lui assai noioso.

Siete piuttosto...acido, sapete? non era per iniziare una discussione o altro era solo un mio punto di vista che credevo fosse giusto esporre. Le sue parole interruppero, finalmente un lungo silenzio, non mi era mai dispiaciuto il silenzio ma conversare forse era meglio.

CITAZIONE
Allora...hai detto che la situazione fra le due fazioni non è cambiata. Cos'è successo? Ci sono stati cambiamenti?

Attesi qualche minuto prima di rispondere continuando a controllare la strada per evitare di sbagliarmi.

Beh, morti da noi morti da voi...ancora la guerra tra le due fazioni, un po di odio verso tutti quelli della rosa dal nuovo sovrintendente del giglio che tutto sembra fuorchè buono e...mmm... non so non mi viene in mente nulla che io possa considerare "nuovo" bisognerebbe vedere cos'è l'ultima cosa che ricordate. ammisi girandomi appena verso l'uomo che mi onorava della sua, quasi sempre, silenziosa compagnia e facendogli un sorriso dolce, il più dolce possibile almeno.

SPOILER (click to view)
scusa il post orribile ma sono stanca ed ho bisogno di dormire >.<
 
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Tatsumaki
view post Posted on 24/9/2010, 22:43




SPOILER (click to view)
Tranquillla, e scusa il ritardo.


Ricordava poco del suo passato. O per lo più frammenti difficilmente distinguibili nella matassa ben più grande di ricordi distorti. Tuttavia, in quell'oceano di caos, riusciva a scorgere piccole isole di salda memoria. Ricordava la scelta del suo popolo, quando a voce unita lo rese il primo fra i suoi pari. Ricordava i viaggi, le gioie e i dolori. Ricordava i volti e le voci, così come non era in grado di dimenticare i nemici più acerrimi. Eppure, malgrado il fuoco avesse impresso certe immagini nella sua mente, altre non erano che nebbia, diradatasi da tempo.

Temo di non poter rispondere con esattezza...ricordo molto di un passato che non riguarda questo luogo. Tutto ciò che concerne le terre in cui siamo mi appare confuso.

Il suo sorriso gli scaldò il cuore. Come fosse possibile che un simile gioiello fosse un predatore sanguinario ancora sfuggiva ad ogni logica per il titano. Si dice che le rose più belle siano quelle con più spine, ma non poteva credere all'innocenza e alla dolcezza di quel sorriso. Pur consapevole del rischio, abbasso la guardia. Rilassò i muscoli per la prima volta dal suo arrivo e con rinnovato desiderio, seguì la fanciulla oltre il limite dei boschi. Ciò che li attendeva fuori era uno spettacolo da mozzare il fiato. Subito al di là della foresta si estendevano infinite le brughiere. Verdeggianti e scosse dal vento erano bagnate da una luna piena e libera in un cielo senza nuvole, che dava un tono mistico ed esotico a quel luogo tanto ordinario in simili zone rurali.

Dei...come posso aver dimenticato questo?
 
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Prue Anne Rose
view post Posted on 26/9/2010, 13:06




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tranquillo anche io ci metto un po ultimamente e, come si può notare, non mi escono perle.


CITAZIONE
Temo di non poter rispondere con esattezza...ricordo molto di un passato che non riguarda questo luogo. Tutto ciò che concerne le terre in cui siamo mi appare confuso.

il ragazzo sembrò rilassarsi, che finalmente avesse creduto che non volevo attaccarlo? beh meglio così, erano giorni che ogni volta che avevo qualche momento tranquillo saltava fuori the spot ed il che non era di certo un bene per la mia povera vita.

e' un vero peccato, sarebbe molto interessante scoprire cosa vi ha fatto perdere la memoria. dissi con tono molto pensieroso, si sarebbe stato davvero interessante ma molto probabilmente non l'avrei saputo così facilmente.

CITAZIONE
Dei...come posso aver dimenticato questo?

Guardai per qualche momento il paesaggio che ci si presentava, bellissimo e pieno d'incanto.

in effetti non è facile dimenticarlo, forse non l'avete mai visto. proposi quasi come alternativa un po per rassicurarlo.
 
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9 replies since 19/9/2010, 01:02   95 views
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