Acqua ristoratrice

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view post Posted on 12/9/2010, 13:57
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Let him curse my name on these blood-stained pages of misery, let him call me a tyrant so cruel

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Discepoli del Fuoco Fatuo
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Era pomeriggio inoltrato. Il sole era alto nel cielo, la afa era davvero insopportabile. In lontananza, gli alberi della foresta sembravano tremolare.
Dopo tre giorni di cammino incessante, Ad giunse in una magnifica radura che sembrava sospesa fuori dal tempo: un magnifico lago cristallino si estendeva per vari chilometri dentro la foresta. Ma non era chiuso, Ad poteva vedere in lontananza le cime delle montagne. Sembrava un piccolo angolo di paradiso dentro un inferno di caldo.
Senza esitazione, scalzò le scarpe ed immerse i piedi nell'acqua fresca: una sensazione di magnifico sollievo la pervase: la fatica del viaggio parve affievolirsi nel tocco delicato dell'acqua...
Ad si guardò intorno: fare il bagno in un lago non era del tutto appropriato, soprattutto in uno dove non c'era anima viva e immerso nella foresta selvaggia.
Una folata di scirocco le scompigliò i lunghi capelli.

Ma si, al diavolo

sibilò. Meglio ancora se non ci fosse stato nessuno, aveva un gran bisogno di ristoro e di lavarsi. Lungo il cammino non aveva trovato neanche un ruscello e la sua borraccia era vuota.
Si tolse il poncho rosa acceso e lo gettò di malo modo a terra; così fece con tutti gli altri vestiti ed accessori, eccetto la sottoveste.
Fece attenzione a tenere il suo Athame vicino alla riva. Gettò un ultima occhiata intorno e con un ultimo sorriso si tuffò nella freschezza dell'acqua.
Quando il suo corpo infranse la superficie, Ad avvertì una sensazione di rinascita: la sua pelle gioì del tocco frizzante del lago, i suoi capelli si sciolsero sinuosi in una lenta danza, ammorbiditi dalla carezza dell'acqua.
Chiuse gli occhi, abbandonandosi ad una specie di esasi. Era straordinario lasciarsi finalmente andare, rilassarsi senza pensieri, senza chiedersi quale sarebbe stata la prossima mossa.
Riemerse. L'aria la sferzò facendola rabbrividire, ma non se ne preoccupò. Dopo molto tempo era finalmente riuscita a rilassarsi, a bere e a lavarsi. Si guardò intorno: non era arrivato nessuno...
Decise che si sarebbe fermata li per quella notte: avrebbe acceso un fuoco li accanto e avrebbe dormito li. La mattina dopo avrebbe ripreso il cammino.
Sorrise, tranquilla come non mai da tanto tempo. Si immerse ancora, più e più volte. Non aveva nessuna voglia di uscire dall'acqua.
 
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