| Quello che si presentò ai suoi occhi era un edificio piuttosto particolare, non tanto all'esterno quanto internamente. Capì poco dopo che si trattava di un teatro, e a quanto pare andavano di moda in quell'epoca. Venivano eseguiti dei spettacoli, un po' come al circo con Iedike. Esisteva dai tempi antichi ma non aveva mai approfondito la propria cultura a riguardo, pertanto l'ambiente gli era del tutto nuovo. Non seppe perché vi entrò, forse per la sua innata curiosità, voleva esplorare quel luogo. Pareva desolato e non ebbe problemi ad accedervi. Il tutto dava un'atmosfera piuttosto spettrale ma Altaïr non aveva certo paura di visitare un edificio vuoto. Si avvià dunque verso l'interno e in breve si ritrovò in una grande sala, con innumerevoli posti a sedere ed un palco in fondo. Era tutto piuttosto buio ma qualcosa catturò i suoi occhi, al centro della scena. Una luce illuminava fiaccamente il centro, dove un uomo era in piedi dinanzi ad una sedia. Ciò che però lo spaventò un poco era il corpo di una giovane ragazza riverso a terra. I capelli rossi sembravano confondersi con quello che pareva essere sangue. Sangue piuttosto fresco, a dire la verità. Un brivido gli percorse la schiena, mentre si trovava all'entrata della sala, accanto all'ultima fila di posti. Il suo cappuccio e l'ombra lo nascondeva in gran parte, ma la sua sagoma risultava comunque visibile. Osservò con sguardo interrogativo quello che pareva essere l'assassino. Sembrava proprio la scena di un omicidio e lui, suo malgrado, pareva esserci finito dentro. Non seppe se tutto ciò era un bene od un male. Certo, forse avrebbe potuto consegnare alla giustizia l'assassino. Ma lui chi era?Non era forse anche lui un assassino?Avrebbe condannato un "collega", per quanto lontano di epoche?Se quello era l'omicida, non conosceva le motivazioni, il movente del delitto. Forse sarebbe finito a lottarci contro, o addirittura a stringergli la mano. Ma lui non aveva mai ucciso una donna. Cosa contava una donna alla sua epoca?Nulla, e pertanto non aveva mai avuto a che fare con loro, non essendo persone importanti, di potere, che potessero intaccare la pace. No, affatto. Ma questo era il futuro, le cose si erano probabilmente evolute. Quella vittima era forse meritevole del suo destino?Ed il suo boia, con quali interessi si era mosso?A proposito di quest'ultimo, il suo aspetto, che finora non aveva neppure analizzato, lo stupì. Aveva capelli argentei, una pelle chiarissima, che mai aveva visto prima, ed i suoi occhi parevano chiari, probabilmente gialli. Tutto ciò era parecchio strano e fuori dal normale per lui, non abituato a certe cose. Non si mosse dalla postazione, l'altro l'avrebbe di lì a poco notato sicuramente, ma per quanto possibile voleva osservarlo. Si abbassò istintivamente il cappuccio poco più, giusto per coprirsi, quasi proteggersi un altro po'. Aspettò silenzioso, con sguardo interessato e curioso, le mosse dell'omicida, come uno spettatore al teatro che osserva il protagonista muoversi sul palco, tutto rigorosamente in assoluto silenzio. Il silenzio era infatti l'unica forza che dominava quel luogo, quel giorno.
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