…Dado… |
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| CITAZIONE Ciao Piccola, ci vediamo dopo il tramonto alle Cascate di Sangue. Vestiti comoda. Bacio Questo semplice messaggio era stato lasciato all’alba dall’Angelo sulla cassettiera della loro camera da letto. Erik, infatti, era uscito di buon’ora, lasciandola riposare dopo l’estenuante caccia notturna. Correva con piedi e mani fasciati: i piedi perché aveva corso su qualsiasi superficie a piedi nudi e le mani perché aveva cominciato a dare pugni a muri ed alberi, rendendo il suo corpo più resistente. Indossava il pantalone grigio della tuta ed una maglia bianca. Era tutto il giorno che stava correndo, allenandosi. Tirava pugni nel vuoto di tanto in tanto e saltava qualsiasi ostacolo gli si presentasse d’avanti, umani compresi, quando ne trovava. Di tanto in tanto si riposava prendendo fiato e poi ripartiva. Aveva corso lungo la riva della spiaggia, ammirando il mare calmo ed infinito nella sua azzurrina quiete, sotto il sole cocente. Poi era passato alla foresta, sotto i cui alberi poteva godere della loro frescura. Se avessero potuto, i suoi piedi l’avrebbero ringraziato nel momento stesso in cui arrivò nelle praterie: l’erba fresca, bagnata dalla rugiada notturna, offrì loro gradevoli sensazioni. Si stava avvicinando il tardo pomeriggio quando, invece, era sulle rive del lago. Qui la sosta durò parecchio di più visto che si addormentò sulle sue rive. Quando si svegliò il sole stava tramontando e con un sorriso tra il sadico ed il dolce si avviò verso le cascate, a nuoto. Risalì il fiume che collegava il lago alle cascate, nuotando per più di un’ora, lasciandosi cadere in esse. A mezz’aria spiegò le ali e, in picchiata, atterrò lievemente sul suolo, in riva al fiume rosso. Si guardò attorno: Phoebe non era ancora arrivata..
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