Maxwell & Agathe

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Tribute to Ax&L
view post Posted on 28/8/2010, 15:40




SPOILER (click to view)
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Tanto era il tempo trascorso, anche se al nulla si avvicinava confrontato con l’eternita, da quando due anime vagamente degne di nota erano passate dinnanzi a lui.
Lui che da un eterno termpo e che per altre infinite eternità, non feceva e non avrebbe fatto altro, che star seduto sul suo trono, osservando e designando la fine di anime di qualsiasi tipo, in quest’occasione decise di soffermarsi, per intrattenere una chiacchierata.
Davanti a lui vi erano due anime, che nella vita l’una all’altra si erano legate, e che nella morte, distaccatasi dal corpo la prima anche la seconda, stessa sorte aveva avuto...
E lui, lui le osservò per degli interminabili istanti, come se imbambolato, incantato, come se fosse stato una statua, nessuno dei suoi muscoli si muoveva, nulla attorno a loro si muoveva...
Quel che lui voleva e diceva, in quel luogo diveniva legge e verità se lui non si muoveva nulla si muoveva se lui non parlava, non il più impercettibile rumore si sarebbe udito.
I due l’uno di fianco all’altro erano, come se da invisibili catene sospesi, e legati, ma tanto un’anima tanto leggera era, da non dover neanche subire il gravare del proprio peso, e solo dopo che qualche riflessione per la testa sua era passata, si sbloccò da quella posa di stasi, e con il suo lento movimento, che portò il mento suo sulla mano destra chiusa a pugno, riprese a muoversi anche il cosmo che li circondava.
Di cosmo si trattava perchè se lui su di un trono era seduto, a parte quello e le due anime, non vi era nulla ti veramente tangibile a portata di mano, pareva di trovarsi quasi nello spazio aperto, inghiottiti da un buio che si lacerava solo con la luce delle stelle.
Era incredibile come corpi tanto lontani riuscissero donare tante energia da rendere ben visibili gl’uni, con gl’altri presenti, ma al di la di tali frivolezze, finalmente con voce tanto pacata quanto tonante ruppe il silenzio.

< Salve anima di Maxwell e anima di Agathe... >
 
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view post Posted on 2/9/2010, 13:26

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Agathe levitava a qualche centimetro da terra.
Non pensava, insomma, cosa ci si aspetta da un'anima? Quando il riposo eterno dovrebbe essere calato non ci si può proprio aspettare che un povero spirito si metta a fare ragionamenti complessi, ma neppure quelli più semplici, eh.
Ritrovarsi nel lulla, essere avvolti da un nulla luccicante, essere voi stessi un nulla...beh, si pensa al Nulla e si fa un Nulla.

Logico.

-La morte è una cazzata.-

Ecco cosa avrebbe detto se avrebbe potuto parlare o se avesse avuto un minimo di forza di volontà per parlare...perchè essere morti di una morte talmente stupida che andava contro tutte le regole del buon gusto e della poca intelligenza che si pensi essere nelle menti di alcuni toglieva proprio la voglia di continuare a giocare in quel mondo.

-A-ah-

Si limitò a sussurrare quando un tipo si decise a parlare. Oddio, un altro dominatore di qualcosa...il mondo era pieno di questi tipi pieni di boria e senza il minimo rispetto per qualcuno.
 
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Tribute to Ax&L
view post Posted on 11/9/2010, 15:55




Li osservò entrambe, osservò lui, si ma soprattutto lei, lei che per prima aveva risposto al suo benvenuto... aveva risposto modo suo, tutto particolare, ridendo, o quantomeno in quella che doveva essere una soffocata risata forse di scherno.
Impassibile come solo la sua persona poteva essere, con quegl’occhi da profonde occhiaglie segnati, la squadrò nella sua semitrasparenza, decise allora di intrattenersi con lei per prima.

< oh! Si... lo vedo nel tuo carattere, strafottenza, e avventatezza, rispondi con quello che il capo tuo ti dice, senza riflettere su chi hai dinnanzi... va bene >

Le ultime due parole risuonarono più lente se confrontate con tutte le altre, come se c’avesse lui pensato sopra, se le avesse valutate, e poi accettate, si andava bene per lui quel comportamento, tanto cosa gli interessava di come si sarebbe in quel momento lei comportata, volendo avrebbe potuto riavvolgere infite volte il nastro, fino a portarla alla pazia, ma non è questo ciò che voleva, dunque le rivolse una domanda.

< Sai dirmi come sei morta cara? Quale mano? E per quale motivazione ti ha spinto fin qui giù?? >

Lo scenario nel frattempo in continua dimanicità, mutevole si muoveva, con passaggi di meteore, e orbite di pianeti e stelle che velocemente si evolvevano in rotazioni più della norma veloci.
 
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view post Posted on 11/9/2010, 19:35

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Il tipo le dava i nervi. Possibile che non riuscisse a coniugare una semplice frase “Soggetto-Verbo-Predicato” senza stravolgerne l'ordine? Ah, Agathe lo sapeva, entro fine discussione le sarebbe venuto un mal di testa...o forse non era possibile, non avendo una testa.

Stava divagando, la sua mente stava vagando, e ciò era male...significava ce stava per avere un attacco isterico, e le galassie che le giravano attorno non l'aiutavano, anzi, rischiavano di farle venire mal di mare.
Perchè una volta morti non ci si poteva trovare in una fottutissima stanza in cui non si muoveva il pavimento?

Alla domanda dell'essere parve riflettere un po'. Non che avesse dubbi su come fosse morta, chiaro, ma voleva esprimere il concetto al meglio.

-Per colpa di un coglione che si crede Dio-

Rispose dopo un po', ritrattando però subito dopo.

-O per meglio dire, per colpa di un uomo che dall'alto della sua presunzione pensa di poter concludere una guerra uccidendo i suoi sottoposti. Mossa astuta e geniale.-

Si complimentò con se stessa, adesso il quadro era molto più completo.

-Motivazione...bah, suppongo che non gli sia piaciuto il modo in cui ho espresso il mio dissenso per le cazzate che sparava.-
 
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Tribute to Ax&L
view post Posted on 11/9/2010, 21:44




Ed ancora una volta l’osservò mentre parlava e scontenta della sua situazione quasi smaniava.
Allora senza ulteriore disturbo arrecare, con un leggero curvarsi delle labbra sue verso l’alto, fermò tutto nuovamente... pianeti, galassie, nulla più si muoveva, anzi addirittura mosse l’indice destro, disegnando un cerchio in aria, e tutto attorno a loro cambiò, si trovarono ora in un deserto dalla rossissima sabia, ma non calore, ne afa si sentiva, la temperatura era ideale, l’umidità anche, non ci si poteva proprio lamentare, la pace regnava in quel luogo, e di tanto in tanto una leggera folata di vento scuoteva i più fini granelli della rossa sabbia.

< Spero che ora vada meglio... >

Compiaciuto del suo stesso operato, si accomodò di nuovo, stravaccandosi ancor di più sul suo trono, che ora leggermente sprofondava nella sabbia, di quei 2 o 3 cm, lasciando che il sangue che da esso colava, andasse ad izuppare la stessa, in pozze che pian piano prendevano ad allargarsi sempre più.

< ma concentriamoci ora sul tuo racconto, che assai mi interessa... dimmi ti piacerebbe tornare dall’altra parte??? ...Con un corpo! >

Iniziò allora ad entrare nel vivo del discorso, la proposta era stata fatta, ma nulla si fa per nulla, se la donna avesse accettato, ci sarebbe stato un prezzo da pagare, ma per ora preferì non proferire parola a tal proposito, voleva prima costatare quanto interessa da parte sua c’era, e poi...
 
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view post Posted on 11/9/2010, 21:56

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Chiuse le palpebre -o meglio, quello che le rimaneva di esse- per non vedere il dissolversi dell'universo che quasi la disturbava più di quel turbinio di galassie. Quando riaprì gli occhi l'aspettava un nuovo scenario, magari più comune a quelli conosciuti dai suoi occhi fino a quel momento, ma che aveva sempre qualcosa che lo faceva apparire fuori posto...magari il sangue, quel trono, quel tipo....poco male, i pianeti avevano smesso di cinguettare tra le galassie e passare come stelle cadenti”da un ramo all'altro”. Grazie al cielo, la nausea sarebbe passata presto.

Socchiuse gli occhi a quella proposta.

-Dipende.-

Soppesò la cosa. Sebbene molto spesso Agathe si dimostrasse avventata non era stupida. Già una volta si era ritrovata a dar per scontato troppe cose, finendo col ritrovarsi sposata a quella parodia di titano, e non intendeva ripetere il medesimo errore. Un errore simile, magari, ma non il medesimo.

-Non intendo tornarci...chessò, sotto forma di scarafaggio, o di pesce. Brutta vita quella dei pesci, non sopporterei di essere lessata in padella e servita con tanto di prezzemolo.-

Si inumidì le labbra, più per abitudine che per reale necessità.

-E neppure tornarci due secondi prima che una pallottola mi si pianti in fronte.-

Sorrise, come se lei stessa avesse fatto una bella battuta.

-Per il resto...sono aperta a proposte.-
 
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view post Posted on 12/9/2010, 11:05




Reincarnazione... quale stupidagine credere in un tal delirio, e pure diverse popolazioni che la terra abbitavano credevano che una volta morti la loro anima venisse reincarnata in un’altra creatura, di levatura inferiore o superiore, a seconda di come nella loro appena passata vita, si erano comportati.
Sarebbe come a dire che le anime, sono riciclabili... un aspetto tanto insolito quanto divertente da poter analizzare, ma ora altro c’era da osservare, sul quale congetturare, per poi di conseguenza potersi comportare.
Aveva lei dettato le sue condizioni, alquanto minime, e velate da quella sorta di scarso sarcasmo, ma la frase lasciava trasparire interesse, dunque lui avanzò con la sua proposta.

< nooo... no mia giovane ragazza, non voglio che tu diventi un pesce o chissà cos’altro, io voglio che tu rimanga su quella terra, dalla quale sei stata violentemente strappata, con il tuo corpo, ed in forze soprattutto...>

Ci fu una piccola pausa che caratterizzò quelle cadenzate parole, lui si spostò in avanti, staccando la schiena dallo schienale, e portandosi con il volto più avanti rispetto al trono stesso.

< ...dovrai di tanto in tanto svolgere dei compiti per me, sarò io che mi metterò in contatto con te, e tu farai quel che io ti dirò... che te ne pare? >
 
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view post Posted on 12/9/2010, 13:12

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Fece schioccare la lingua contro il palato ma, non avendo né lingua né palato, la cosa non produsse il benchè minimo suono.

-Insomma, tu proponi di tornare in un mondo schifoso e fare il lavoro sporco al posto tuo.-

Riepilogò, mordicchiandosi poi l'interno guancia, pensandoci su.

-Come mai non sono affatto sicura che le tue richieste non saranno solo queste?-

Domandò retoricamente.

-Perdona la frase fatta ma...cosa vuoi in cambio=?-
 
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view post Posted on 13/9/2010, 15:05




La guardò facendo fuoriuscire uno spirto d’aria tra le labbra scchiuse, quello che poteva definirsi un sospiro, o uno sbuffo...
Se c’è una cosa che gli recasse noia era ripetere frasi o concetti, ed ora gli toccava farlo, non si infuriò d’altronde poteva capitare d’esser poco chiari, cercò dunque di esprimersi nel modo più basilare e semplice possibile, così da non dover ripetersi un’ ulteriore volta.

< come ti ho già ben detto io mi metterò in contatto con te, nel modo che più opportuno reputerò, ed allora ti affiderò dei compiti, che tu dovrai eseguire, ora non sto a spiegarti quali compiti o quali modalità, sappi solo che dovrai eseguire gl’ordini che ti darò, e ti assicuro che più avanti avrai ance occasione di rivalsa, mi raccomando non dare troppo nell’occhio, il legame che tu avrai con questo luogo, e con me, dovrà rimanere segreto. >

Non poteva rivelare fin da subito quali i suoi progetti fossero stati, ci sarebbe stato tempo anche per quello, un tempo ed un luogo, che non erano quelli che in questi istanti stavano palesandosi.
Dunque aspettò ora di ricevere una risposta dall’anima della donna, sperando in una qualche risposta affermativa, e sperando soprattutto di non doversi nuovamente ripetere.
 
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