Come una costoletta suicida..

Adagiata su un fresco letto di verdi foglie,sotto una palma-che gentile riparo offriva-giaceva una candida ed esile figura che con vitreo sguardo il mar scrutava.
Ottima descrizione del momento.Si complimentò con se stessa per la costruzione poetica.
Spiagge Bollenti.Sfortunatamente per Nimue,bollenti di nome e di fatto.
Si appoggiò al tronco della palma muovendo lentamente una foglia larga per farsi aria.
Cominciava a detestare tutto quel calore,ebbene,perchè c'era andata?
Semplice,perchè er auno dei tanti luoghi di Canterville da lei non visitati.
Intelligentemente,per l'occasione suicida,indossò indumenti leggeri-dei pantaloncini corti e una maglia a bretelle grigia che,diciamocelo,sotto i pantaloncini beige scuro stava alla perfezione- con delle scarpe basse che,per la salute (?) dei suoi piedi,si era sfilata e per sicurezza i polsini e la sua nuova e adorata Black Ice.
Stanca di avere lunghi fili neri che svolazzavano attorno al suo viso giovane e gentile,si legò i capelli meditando un bagno rigenerante e sopratutto,rinfrescante.
La sfortuna volle che Nimue fosse sprovvista del noto "costume da bagno".
Tirò un lungo sospiro e chiuse leggermente gli occhi.

Avevo finito l'intervista con Heaven da poco ed ero stanca ed accaldata così decisi di andare in spiaggia, dopo essere passata a casa per cambiarmi e mettermi il costume, i fusò neri ed una maglia lunga bianca (probabilmente di Erik).

"Non se la prenderà poi tanto solo perchè gli ho rubato una maglietta...almeno lo spero." Era strano per me abitare con qualcuno che non avesse avuto il mio stesso sangue, era una nuova esperienza che stavo passando e fin ora era stata più che gradevole ma non sapevo affatto come comportarmi. Erik non era ancora rientrato a casa.

" probabilmente sarà ancora a lavoro." Non mi lasciai scoraggiare dalla sua assenza e decisi di andare comunque in spiaggia da sola. Una volta arrivata in spiaggia camminai per un po godendomi l'aria fresca che c'era in spiaggia e ripensando all'ultima volte che ero stata qui.

"Erik e Raphael quel giorno si sono comportati proprio come due bambini" pensai lasciandomi scappare una piccola risata. Avevo quasi deciso di sdraiarmi in riva al mare ma poi vidi una giovane ragazza sotto una palma che sembrava quasi intrappolata nell'ombra, cosa alquanto inutile considerando che fosse quasi sera e che il sole ormai non batteva più.

"c'è da dire che non piace a molte persone questa stagione" pensai prima di avvicinarmi a lei e dire:

Ehm, mi scusi si sente bene? le chiesi guardandola negli occhi sorridendo.

Un leggero venticello fece ricadere alcune ciocche sul volto.
Furono quelle a destarla dal suo riposo.Sollevò una mano e noncurante sistemò le ciocche ribelli nell'elastico.
Poi aprì piano gli occhi e notò un'esile figura femminile che occupava la panoramica
mm?
e chi era quella?Ci pensò un attimo su,poi il suo sguardo parve illuminarsi.
Ahh....ecco chi le aveva rivolto la parola.
Certo che stava bene,sana come un pesce essiccato al sole.Che domande.
Notò anche che la presenza del sole scemava.Aveva dunque dormito?
No,semplicemente era passato del tempo,lei non se n'era accorta e faceva un caldo da morire.O meglio..c'era un'umidità pazzesca,tanto da far crescere la muffa sulla pelle.
Si sentiva appiccicaticcia ma il dolce e fresco venticello serale ribaltava le cose rendendo la spiaggia-per la prima volta-piacevole.
...ora va meglio
fece una pausa,non sapendo cosa dire.
francamente non so cosa ci sia di bello nella spiaggia,fa caldo e la sera c'è umidità,il chè non è affatto piacevole.

Sorrisi dopo aver sentito la sua affermazione. Forse ha ragione, ma dopo una lunga giornata di lavoro forse non è poi così male sentire un po d'aria fresca sulla pelle, sopratutto in una stagione così calda. Era difficile non odiare questa stagione, sopratutto per me che non ero abituata a questo caldo ormai da tempo visto che di giorno non uscivo mai e le mattinate calde passavano lasciandomi una serata fresca e ventilata.

"già quelle sere si che sono magnifiche..." pensai per poi notare quanto anche la ragazza non amasse questa stagione.

A parigi non faceva così caldo devo dire, qui si sta peggio furante questa stagione. Deduco che anche a voi non piaccia particolamente, giusto?

Già.Beato chi sopporta il caldo,però non lo invidio,preferisco conservare il mio odio per questa stagione.
Mentre esprimeva la sua opinione,Nimue era impegnata a togliersi dei granelli di sabbia conficcati sotto le unghie.
Altro fattore odioso:la sabbia.La trovi ovunque,si insinua ovunque,fastidiosa...
Lei è parigina?
chiese poi d'un tratto,non aveva molta simpatia per i parigini...
devo dirle che non ho mai avuto grande simpatia per i parigini.
La guardò negli occhi, alzandosi dal suo giaciglio di foglie.
oh,ma non la prenda come offesa,non è affatto mia intenzione.
Non molto tempo fa dovevo sostare a parigi per arrivare in inghilterra e così ho avuto occasione di visitarla.Un città molto bella,peccato per i suoi abitanti..non credo prendano in simpatia gli stranieri,o meglio questa è l'impressione che mi hanno fatto.
Prese la sua Black Ice dalla sabbia e la infoderò dietro la schiena.
Ovviamente ci sono le eccezioni
Disse guardandola di sottecchi e sorridendo leggermente.

Ascoltai il suo racconto, i parigini in effetti non era particolarmente ospitali.

Beh a dire il vero neanche a me piacciono molto i parigini. ammisi sorridendo, infondo avevo ucciso i miei genitori, i miei servi e molti abitanti che vivevano in quella città in pace e serenità.

penso sia per questo che ne ho uccisi molti e sempre per questo non parlo mai il francese. Pultroppo non si può scegliere dove si nasce. ammisi sorridendo per poi lasciarle un po di spazio, ora che si era alzata dal masso non c'era molta distanza tra noi e non volevo occupare il suo spazio vitale, forse per rispetto. Sembrava una ragazza seria e degna di rispetto e fin ora non aveva fatto nulla che potesse recarmi offesa e non mi aveva neanche attaccata quindi per ora poteva continuare la nostra discussione.

Lei invece di dov'è?

A questo punto mi viene da pensare che sia dovuto ad un evento passato
fece un gesto vago con la mano,disegnando figure dai mangini indefiniti nell'aria.
tuttavia non sono il tipo di "archeologo di vite altrui".

Di dov'era Nimue?Bella domanda.
mh..
si tamburellò il mento con le dita.
Ad essere sincera Inizio degno di un Oscar,vista la mia natura Non credo di saperlo,so che non sono di Canterville.Purtroppo non mi sono mai curata della mia origine,anche perchè,oltre al totale disinteresse,ho dovuto ricominciare tutto da zero.
Cominciò a camminare verso ovest.
Spero ci siano dei bar o robe simili sulla spiaggia,potresti seguirmi..
si voltò lentamente verso di lei con aria pensierosa
perdonami
dichiarò mostrando,con un sorriso,i denti,bianchi da far invidia alla neve.
non vi ho chiesto come vi chiamate.Potete chiamarmi Juliet.
Peccato che non poteva rivelarle il vero nome.C'erano tanti motivi.In primis,i nomi erano potenti;poi per quell'aspetto-quello originale,ma non doveva curarsene.Se qualcuno scopriva che era un trickster non avrebbe mai capito qual'era la sua vera forma e il suo vero nome..vantaggi..- aveva già utilizzato il nome Julietta,al bar.Tuttavia non v'erano lati negativi nella faccenda,non era nemmeno in dovere di rivelare il suo nome.Pazienza.

Alle parole della ragazza rimasi con gli occhi sbarrati.

Perdona tu la mia maleducazione. dissi posandomi una mano sulla fronte per scuotere leggermente la testa in segno di disapprovazione nei miei confronti.

Molto piacere, sono Phoebe Chevalier. sorrisi ed iniziai a camminare verso il bar continuando a parlare.

Vengo volentieri con te al bar, se posso darti del tu ovviamente, sono un tantino assetata. ammisi togliendomi le scarpe e tenendole in una mano. Mi piaceva andare a piedi nudi sulla sabbia era quasi rilassante per me ormai.

M acomunque il nome poteva sempre cambiarlo,per lei non era così fatale solo che ci era affezionata.Mah quante storie..
Phoebe eh?
ah..è un piacere.
Continuò a camminare guardando allibita le scarpe in mano a Phoebe.Mmm..c'era qualcosa che non si ricordava.Si fermò.
Pesce,ci voleva più pesce...no non era il pesce soggetto di poche attenzioni,bensì le scarpe..dannate scarpe.
Tornò indietro recuperando le scarpe ai piedi dell'albero.
Le ripulì dalla sabbia e le indossò cercando di dimenticare la fastidiosa presenza della sabbia all'interno.
Si grattò la punta del naso...
avevo...dimenticato le scarpe.
Allora Phoebe,cosa ti porta..in codesto luogo?
Fece un gesto teatrale e drammatico con le mani .

Sorrisi divertita vedendola tornare sotto la palma a prendere le scarpe.

Tranquilla non è affatto un problema. dissi continuando a camminare accanto a lei verso il piccolo bar della spiaggia.

Allora Phoebe,cosa ti porta..in codesto luogo?

Risi leggermente vedendo i suoi gesti per poi risponderle. Sono di ritorno da una giornata di lavoro e così per rilassarmi ho deciso di venire in spiaggia. le sorrisi e poi continuai chiedendo: Tu invece come mai sei qui?

beh..
disse gonfiando le guance e sbuffando leggermente.
partendo dal fatto che è stato un madornale errore... sogghignò per sottolineare il suo errore.
ero venuta con l'intento di esplorare i luoghi a me sconosciuti di Canterville,con tanto di energia stile tomb raider incorporata.
Ero felice all'idea,quando madre natura mi fa uno scherzo..
fece una pausa per osservare il paesaggio.
Tutto sommato la spiaggia ha il suo fascino.
poi mi son fatta trovare come una salciccia morente..

Mi misi a ridere arrivando davanti al bar. Beh dai allora spero che mi permetterai di offrirti qualcosa di rinfrescante. dissi prendendo posto al bancone aspettando che il barista finisse di servire i clienti che erano arrivati prima di noi.

Perfortuna c'è questa bar che non ci lascia morire di sete. sorrisi mentre il barista si avvicinava a noi.

Salve ragazze, cosa posso fare per voi?

Lo guardai sorridente e poggiando i gomiti sul bancone per poi unire le mani e posarci il viso dissi:

Io vorrei un bicchiere di sangue. mi girai verso Juliet e dissi:

tu che prendi invece?

La giovane Phoebe era una vampira.Quindi non si sbagliava.
Mm..a dir la verità non saprei,non ho una vasta conoscenza delle bevande.
Si sedette allo sgabello del bancone invitando Phoebe a fare la stessa cosa.Il leggero venticello si fece sentire più forte,portando con sè l'odore del mare e ,ovviamente,l'umidità.
Direi qualcosa di leggero e..rinfrescante.
Il barista la squadrò un istante.
Del tè?
Gli occhi di Nimue brillarono di gioia.
oh sì..verde
annuì
del tè verde...ah!e ci metta un paio di cubetti di ghiaccio.
Spostò lo sguardo su Phoebe,dandosi un'aria interrogativa.
Allora..che sapore ha il sangue?

Sorrisi quando notai che i suoi occhi si erano illuminati e mi sedetti allo sgabello del bancone dopo che si sedette lei.

Ti piace molto il tè? chiesi gentilmente per poi notare il suo sguardo curioso che incontrava i miei occhi pronta a rispondere a qualsiasi domanda mi stesse per fare.

Allora..che sapore ha il sangue?

Presi un bel respiro pronta a fare un discorso per lo meno decente.

Beh, ecco a volte è dolce e a volte è più amaro, a un sapore leggermente mmm...metallico? forse non è la parola adatta. E' difficile descrivere il sapore del sangue e penso che si possa notare dalla mia descrizione poco accurata. Ha un sapore particolare ecco forse questo è il termine giusto. la asservai accuratamente e poi dissi:

Tu invece, cosa sei?

Il tè?Si mi piace molto..ha un gusto particolare.L'ho sempre adorato e mai rifiutato.
Toh,anche la rima.
Mise le mani sul bancone in legno accarezzandone con i polpastrelli la superficie nodosa.
Sei stata...abbastanza..chiara.Sì.Di un pò,non è un pò salato?Del sapore metallico ne avevo sentito parlare anche io,ma ho sempre pensato che fosse un pò salato..sai quando sei costretta a succhiarti un indice per fermare la fuoriuscita di sangue da un taglio di coltello..
Poi venne la domanda.Per un momento impercettibile ebbe un senso di confusione.Cosa sono?
Non...in che senso?
Poi il suo cervello s'illuminò
Oh..sì fece un gesto di noncuranza B positivo.Un gruppo sanguigno molto comune in noi umani.Mia madre era AB e mio padre B positivo,come me.
Finalmente il suo tè freddo arrivò.Nimue lo accolte con entrambe le mani e prima si sorseggiare,contemplò il colore e l'odore.