.Freddo.

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*Kyohei*
view post Posted on 17/8/2010, 14:09




SPOILER (click to view)
Solo per Missy


Kyohei camminava a fatica lungo il pendio di una di quelle che a Canterville venivano chiamate "montagne innevate". Lì la neve non negava mai la sua presenza, e ciò concedeva a quel luogo un'aria magica, sembrava quasi un altro mondo.

Il ragazzo stava camminando assorto nei suoi pensieri, il mantello che portava sopra ai vestiti sbatteva, colpito dal vento, provocando dei forti rumori, molto simili a quelli delle vele delle barche contro il vento, ed essi erano l'unico suono che gli teneva compagnia oltre a quello leggero del vento.

Tutto ad un tratto però il vento cessò di soffiare, anche se la neve continuava a scendere.Come sempre, d'altronde.

-Finalmente un pò di pace!- Pensò il ragazzo. -Quel vento mi impediva di camminare e di godermi questo posto stupendo!-

Ora si trovava finalmente su uno degli ultimi sentieri che lo separavano dalla sua destinazione: la cima della montagna sulla quale si trovava. Da lì si poteva godere di un bellissimo panorama di Canterville, anche se per arrivarci la fatica da sopportare non era di certo poca!

Continuò a camminare ancora un pò, perso nei suoi pensieri, godendosi il gelido tocco soffice della neve sul viso, gli sembrava quasi lo pulisse, lo liberasse da tutte le costrizioni che la vita di tutti i giorni gli imponeva.

Finalmente vide ciò che su quel picco gli era più familiare: sulla cima di esso vi era una piccola ringhiera, la quale circoscriveva quello che doveva essere un punto panoramico, anche se non veniva utilizzato quasi mai. malgrado la neve, posando lo sguardo oltre quel recinto si poteva vedere tutta, ma davvero TUTTA Canterville.

Come lui ben sapeva, la ringhiera era molto scivolosa quindi non provò nemmeno ad appoggiarvi le mani, anzi, si sedette davanti ad essa, osservando il panorama con sguardo assorto. Lo trovava...Poetico. Romantico. MaGiCo.

Rimase lì, perso in quel paesaggio che poco aveva a che fare col Caos della città in cui viveva, per un tempo che neanche a lui fu molto chiaro. Erano passate ore? Minuti? Pochi secondi? Non lo sapeva, qual luogo lo alienava totalmente.

L'unica cosa di cui era certo era che dietro la sua schiena sentiva dei passi avvicinarsi al luogo in cui si trovava.

Edited by *Kyohei* - 17/8/2010, 15:59
 
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Missy13
view post Posted on 17/8/2010, 19:46




SPOILER (click to view)
*Pensato*
Detto
Descritto

Cavolo!
Aska sentì che si stava quasi per mettere a piangere. La neve vorticava attorno a lei, creando spirali di vento e ghiaccio. Non si sentiva a suo agio in quel posto, o, almeno, non molto. La pioggia, ghiacciata, le ricordava i suoi tanto amati temporali.
*Sarebbe bello, se ci fossero i fulmini!* si ritrovò a pensare, ma alla fine sorrise. * Per un bel ritratto di Canterville, questo e altro!* annunciò a se stessa, avanzando ancora e constatando che il vento aveva smesso di farla tremare come una foglia.
Neve, i rumori lontani degli alberi, della roccia. Ancora vento.
Ritrovò un po' di vitalità e prese a correre, più velocemente, lungo il pendio, ignorando il freddo che trapelava oltre al cappotto invernale.
Le avevano detto che da quella montagna si godeva di una vista meravigliosa, davvero splendida. E lei non poteva resistere a un'idea del genere.
Sentì dietro di sè Zero avanzare, impaziente e infreddolito. Sperò che la coperta nello zainetto che aveva sulle spalle bastasse per far calmare il grosso alano.
Avanzò ancora, il freddo le entrava nelle ossa, fino a ritrovarsi nel posto designato, di fronte a una ringhiera scura e dall'aria pericolosa. E lì sotto Canterville, Canterville in tutta la sua bellezza.
Un mantello, una sagoma.
C'era qualcuno.
 
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*Kyohei*
view post Posted on 18/8/2010, 16:40




Si alzò con un piccolo balzo e si voltò. La neve, mista al ghiaccio, provocava un strano scricchiolio sotto i suoi stivali. Doveva essere davvero molto compatta.

Vide che la persona che gli si stava avvicinando era una ragazza, stretta in una pesante cappotto invernale e notò che al suo fianco passeggiava anche un grosso cane. A giudicare dalle dimensioni doveva essere un alano.

Hmm, un cane. Spero non riesca a fiutare il gatto che è in me, sennò sono guai!!

Si diresse verso la ragazza e mentre si avvicinava scoprì che ella teneva sotto ad un braccio una tela e sotto all'altro un blocco per degli schizzi ed inoltre portava una borsa a tracolla. A giudicare dall'"attrezzatura" che si portava appresso doveva essere un'artista.

Quando fu sicuro che anche lei lo vedesse fece un cenno di saluto con la mano, mentre continuava ad avvicinarsi alla ragazza.

Quando fu vicino ad essa si tolse il cappuccio e con un sorriso la salutò:

<<ciao! Piacere, io mi chiamo Kyohei! Tu? Comunque vedo che hai dell'attrezzatura per il disegno...anche io adoro disegnare! Potremmo farlo assieme, se ti va! Da quel balconcino, beh, se così si può chiamare, si gode di una vista bellissima, io ci vengo spesso qui!>>

Si era dimenticato di essersi portato appresso del materiale per il disegno a sua volta. Mentre parlava alla ragazza notò che i suoi occhi erano molto particolari: erano di un elettrico giallo chiaro.

Notò inoltre che il grosso cane non sembrava fiutare nulla di strano, ma che lo guardava con i suoi occhioni che gli facevano tenerezza.

<<posso Accarezzarlo??>>

Le chiese con un sorriso a trentadue denti. Gli sembrò di ricevere un leggero cenno della testa come risposta e quindi si accovacciò vicino all'alano e gli poggiò una mano sulla testa.

Gli sembrò di piacergli, visto che quest'ultimo non oppose resistenza, anzi, sembrava ben disposto a farsi coccolare, nonostante la sua aria forte e fiera.

<<come si chiama questo bel cagnolone?? Comunque è raro trovare delle persone su questa montagna...che fai di bello? Oh scusa, domanda stupida, ovviamente per fare un "ritratto" a Canterville!>>

Vide che la ragazza sorrideva.

Bene, forse non le sono tanto antipatico!

Da quando aveva iniziato a frequentare quel picco regolarmente non aveva mai trovato nessuno e si pensò fortunato, visto che quella era la prima volta ed aveva trovato anche una persona che sembrava davvero simpatica!
 
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Missy13
view post Posted on 18/8/2010, 16:58




Mentre avanzava, Aska vide la figura avvicinarsi sempre di più. Le veniva incontro.
Strinse gli occhi.
Un ragazzo. Capelli rosso acceso. *Mmm* pensò.
Si trascinò dietro la tela, il blocco e la tracolla. Quando furono abbastanza vicini le fece un cenno con la mano, poi lo sentì esclamare:
CITAZIONE
<<ciao! Piacere, io mi chiamo Kyohei! Tu? Comunque vedo che hai dell'attrezzatura per il disegno...anche io adoro disegnare! Potremmo farlo assieme, se ti va! Da quel balconcino, beh, se così si può chiamare, si gode di una vista bellissima, io ci vengo spesso qui!>>

Oh emmm Aska si sentì spiazzata ciao! rise. Si, sono qui per disegnare!
Zero la raggiunse e prese a guardare con grandi occhioni Kyohei. Aska sorrise.
CITAZIONE
<<posso Accarezzarlo??>>

Si stupì della richiesta, ma annui delicatamente.
CITAZIONE
<<come si chiama questo bel cagnolone?? Comunque è raro trovare delle persone su questa montagna...che fai di bello? Oh scusa, domanda stupida, ovviamente per fare un "ritratto" a Canterville!>>

Zero mormorò senza pensarci Ah e io... ehmm... io sono Aska! sorrise Aska E. Shase rise.
Lo osservò ancora. Gli occhi erano viola, tendenti al blu. Belli.
Quindi anche a te piace disegnare? chiese, tirando leggermente a sè Zero per il collare, evitando così che sbavasse troppo lo sconosciuto.
 
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*Kyohei*
view post Posted on 19/8/2010, 14:35




CITAZIONE
io sono Aska! Aska E. Shase

<<piacere di fare la tua conoscenza, Aska la disegnatrice! E anche la tua, Zero!>>

Sorrise nuovamente, osservando il grosso alano negli occhi, che sembravano sempre in agguato. Notò che la ragazza aveva osservato i suoi occhi, forse era stata incuriosita dal loro colore, anche se i suoi non erano di certo meno curiosi!

CITAZIONE
Quindi anche a te piace disegnare?

<<certo, adoro disegnare, è una cosa che mi rilassa un sacco! Poi quando si trovano dei bei soggetti è ancora meglio!!!>>

Notò che la ragazza stava trattenendo il cane con il collare in modo che non lo sbavasse troppo, forse aveva paura che si offendesse...

<<oh, non preoccuparti per Zero, anche se mi sbava non preoccuparti, posso sempre pulirmi!>>

Osservò la ragazza dalla posizione accucciata in cui si trovava, diede un'ultima scrollata al pelo di Zero e poi si alzò in piedi con un balzo.

<<che ne dici, Aska, ti va se disegniamo insieme???>>

Forse poteva sembrare una richiesta un pò strana da fare ad una sconosciuta, però decise di chiederle lo stesso. D'altronde sapeva bene che lo spirito della disegnatrice che c'era in lei le stava sussarrando di accettare. Un panorama del genere non si poteva farselo sfuggire.

<<tu come mai hai iniziato a disegnare??? Cioè, c'è un motivo particolare per cui hai deciso di farlo oppure lo hai deciso così, in un attimo? Scusami se sembro invadente però mi interessa molto questo discorso! Le persone iniziano a disegnare per i motivi più svariati! E comunque, che cosa preferisci disgnare??>>

Mentre aspettava una risposta, sperò che Aska non lo stesse prendendo per pazzo.

 
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Missy13
view post Posted on 21/8/2010, 10:37




CITAZIONE
<<piacere di fare la tua conoscenza, Aska la disegnatrice! E anche la tua, Zero!>>

La ragazza sorrise silenziosamente portandosi una mano trai capelli e sistemandoli all'indietro. Annuì quasi impercettibilmente.
CITAZIONE
<<certo, adoro disegnare, è una cosa che mi rilassa un sacco! Poi quando si trovano dei bei soggetti è ancora meglio!!!>>

Come per lei. Gli sorrise nuovamente, con più allegria.
CITAZIONE
<<oh, non preoccuparti per Zero, anche se mi sbava non preoccuparti, posso sempre pulirmi!>>

In quel momento Aska lasciò andare Zero, che prese a scodinzolare. Era strano vederlo intento a giocherellare. Era sempre silenzioso. Solo quando c'era qualcuno o qualcosa di spiacevole ... Inizia ad abbaiare. Per questo lo teneva con sè, assieme alla collana a forma di croce.
CITAZIONE
<<che ne dici, Aska, ti va se disegniamo insieme???>>

Oh sì, certo, va bene rispose lei. Non era abituata a fare qualcosa in compagnia, ma pensò che non poteva essere tanto male.
CITAZIONE
<<tu come mai hai iniziato a disegnare??? Cioè, c'è un motivo particolare per cui hai deciso di farlo oppure lo hai deciso così, in un attimo? Scusami se sembro invadente però mi interessa molto questo discorso! Le persone iniziano a disegnare per i motivi più svariati! E comunque, che cosa preferisci disgnare??>>

si sentì investita da quelle domande. Alla fine si rivolse al ragazzo.
Beh, disegno da sempre. Da quando mi sono resa conto di non essere al centro dell'universo, e di quanto ciò che mi sta intorno è molto più interessante di me stessa. Mi piace disegnare gli estranei e i paesaggi. E oggi volevo proprio ritrarre quello di Canterville mormorò Ma ti potrei fare le stesse domande, no? rise. *Sembra simpatico* pensò.
 
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*Kyohei*
view post Posted on 24/8/2010, 14:09




<<beh, ti dirò che io ho iniziato a disegnare per puro caso...un giorno ero a casa e stavo osservando il mio gatto che se ne stava a dormire sul divano...l'ho trovata una scena bellissima e avendo un foglio ed una penna sul tavolo ho deciso di provare a "catturarla". Ecco principalmente Perchè disegno, per catturare le immagini più belle della vita di ogni giorno, che penso nemmeno una foto sarebbe capace di rendere così bene...per me un disegno "contiene" molti più sentimenti di una semplice foto, perchè lo fai tu, con le tue mani! Comunque per quanto mi riguarda io adoro disegnare le persone soprattutto, però qualunque cosa mi ispiri la disegno, quindi eccomi qui, davanti a questo fantastico panorama!>>

Detto questo si accucciò nuovamente davanti all'alano e gli fece ancora qualche carezza, poi si alzò per l'ennesima volta in piedi e si rivolse alla sua nuova amica:

<<beh, che ne dici se ci dirigiamo verso il balconcino? non possiamo di certo disegnare qui in piedi!>>

Detto fatto, prese la ragazza per la mano e le disse:

<<sù, andiamo!!!>>

Fece per girarsi verso il balconcino ma poi si voltò nuovamente:

<<oh, dimenticavo, i tuoi occhi hanno un colore bellissimo!!!>>

Subito si voltò verso il balconcino. il vento stava per rialzarsi, gli sembrava, ma era ancora tutto da vedere: il tempo su quelle montagne cambiava con molta facilità e benchè la neve fosse perenne, il vento andava e veniva a suo piacimento.

Forse non era la giornata migliore per disegnare, o forse lo era, in ogni caso era certo che quel giorno si sarebbe certamente divertito. Se non fosse stato per la neve, la quale gli riportava alla mente vecchi ricordi.

Ma chissà, forse era tanto affezionato a quel luogo anche per quello, probabilmente era un pò masochista, o semplicemente voleva mantenere vivo quel ricordo, troppo importante per andare perduto.
 
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Missy13
view post Posted on 29/8/2010, 14:19




CITAZIONE
<<beh, ti dirò che io ho iniziato a disegnare per puro caso...un giorno ero a casa e stavo osservando il mio gatto che se ne stava a dormire sul divano...l'ho trovata una scena bellissima e avendo un foglio ed una penna sul tavolo ho deciso di provare a "catturarla". Ecco principalmente Perchè disegno, per catturare le immagini più belle della vita di ogni giorno, che penso nemmeno una foto sarebbe capace di rendere così bene...per me un disegno "contiene" molti più sentimenti di una semplice foto, perchè lo fai tu, con le tue mani! Comunque per quanto mi riguarda io adoro disegnare le persone soprattutto, però qualunque cosa mi ispiri la disegno, quindi eccomi qui, davanti a questo fantastico panorama!>>

La ragazza rise, tranquillamente. Le piaceva ascoltare, e quel ragazzo sembrava avere molto da raccontare. Per esempio, anche lei la pensava allo stesso modo, sul disegno.
Il vento soffiò per un ultima, leggera volta, ma bastò per farle entrare il freddo nelle ossa. Cercò di non farci caso e lasciò che il ragazzo la trascinasse verso il balconcino.
CITAZIONE
<<beh, che ne dici se ci dirigiamo verso il balconcino? non possiamo di certo disegnare qui in piedi!>>

Annuì lentamente, distratta dal movimento della neve e il suo turbinare. Era un posto magnifico. Certo, non si trovava a suo agio, come ci si può trovare in una vera casa, neanche lì, ma le piaceva. Sentì l'acqua sciogliersi sul volto e le ricordò la pioggia, i suoi fulmini e la sua pura, viva elettricità, i suoi tuoni e...
CITAZIONE
<<oh, dimenticavo, i tuoi occhi hanno un colore bellissimo!!!>>

Quasi sobbalzò a quella esclamazione. Era come se, parlando dei suoi occhi, avesse parlato del cielo, delle nubi e dei fulmini. Quella che per lei era una casa.
Ti ringrazio mormorò con contegno.
Il ragazzo le sembrò un po' malinconico, mentre si voltava. E non potè fare altro di chiedersi il perchè.
C'è qualcosa che non va? chiese, alzando il sopracciglio.
 
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*Kyohei*
view post Posted on 8/9/2010, 13:55




CITAZIONE
C'è qualcosa che non va?

Notò che mentre la ragazza gli poneva questa domanda il suo sopracciglio si inarcava leggermente.

Beh vedi, questa neve mi fa tornare in mente dei ricordi non molto piacevoli, però forse è anche per questo che mi piace venire qui su, perchè sento che non devo dimenticare ciò che mi è accaduto. Trovo sbagliato ricordare solo le cose piacevoli ed eliminare dalla memoria i ricordi più brutti. Entrambe le facce della medaglia hanno qualcosa da insegnarti, anche se tutti vorremmo che solo la parte positiva si mostrasse a noi. Una canzone dice "tu vedi solo ciò che i tuoi occhi vogliono vedere". beh, penso che questa frase sia ricongiungibile a tutti gli esseri umani, non trovi??

Eccolo che ricominciava. Non voleva che la ragazza iniziasse a provare un senso di pena per lui. Ma, d'altronde, lui aveva semplicemente risposto alla domanda di Aska. avrebbe potuto sbrigarsela con un "nulla" ed invece aveva deciso di essere sincero...

scusami se ti annoio con queste storie strappalacrime, ma sento che di te mi posso fidare...spero che tu non trovi tutto ciò noioso...

Un'altra folata di vento gli congelò l'anima. Ormai era troppo tardi per tentare di dimenticare ciò che aveva appena, senza volere, ripescato dal suo passato. Ormai solo una cosa aveva in mente: una parola, un nome, troppo importante per essere scordato:
Yashal.

Sentì la tristezza pervadergli il corpo e poi un sentimento ancor più forte sovrastare quest'ultima: la commozione. Le lacrime raggiunsero i suoi freddi occhi prima che potesse accorgersene.

Non è possibile! Mi ero ripromesso che non avrei più pianto per quella storia, ma che sarei andato avanti...ed ora eccomi di nuovo, con le lacrime agli occhi. E per di più davanti ad una ragazza appena conosciuta! ma che figura ci faccio?!


Scusami un attimo...

Il ragazzo si voltò, incredulo del suo comportamento, e diede le spalle alla ragazza nel tentativo di fermare le lacrime prima che l'intera situazione sfiorasse il ridicolo o l'imbarazzante, ma non ce la fece. le lacrime calde gli rigarono le guance per un tempo che gli sembrò illimitato.

Yashal....





 
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Missy13
view post Posted on 8/9/2010, 15:01




CITAZIONE
Beh vedi, questa neve mi fa tornare in mente dei ricordi non molto piacevoli, però forse è anche per questo che mi piace venire qui su, perchè sento che non devo dimenticare ciò che mi è accaduto. Trovo sbagliato ricordare solo le cose piacevoli ed eliminare dalla memoria i ricordi più brutti. Entrambe le facce della medaglia hanno qualcosa da insegnarti, anche se tutti vorremmo che solo la parte positiva si mostrasse a noi. Una canzone dice "tu vedi solo ciò che i tuoi occhi vogliono vedere". beh, penso che questa frase sia ricongiungibile a tutti gli esseri umani, non trovi??

Teoria interessante. Ma lei non ce l'avrebbe mai fatta. Mai.
La sua vita era rinchiusa in ciò che lei ricordava, e da tempo aveva smesso di farlo. Non poteva. Se avesse anche solo provato a ricordare, tutto le sarebbe caduto addosso. Il mondo l'avrebbe schiacciata. Avrebbe provato a ritrovarlo. Avrebbe sprecato la sua vita per lui.
Cosa, che si era ripromessa di non fare.
CITAZIONE
scusami se ti annoio con queste storie strappalacrime, ma sento che di te mi posso fidare...spero che tu non trovi tutto ciò noioso...

E come poteva?
Avrebbe potuto trovare tutto straziante, forte, triste, malinconico ma...
Raccontava una storia. Punto. Significava che meritava di essere ascoltata.
La voce di lui sembrava più triste, debole, rotta.
Poi lo avvertì.
Non era un suono concreto, ne una sensazione. Era un qualcosa. Un emozione, una strana sensazione al cuore. Era il suono delle lacrime. Era il primo suono a cui si era abituata da bambina. Le sue, quelle di lui, quelle di sua madre.
CITAZIONE
Scusami un attimo...

E il ragazzo si girò. Lo seguì con lo sguardo.
Capì.
Ehi sussurrò mentre gli stringeva delicatamente la spalla non si può vivere solo di ricordi
*Che bugiarda!*
Lei, senza ricordi, sarebbe morta.
 
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