CITAZIONE
Oh, hai conosciuto Altair? Io l'ho incontrato poco tempo fa nella foresta, non voglio nemmeno dirti in che situazione ci siamo infilati dopo...
A quelle parole Iedike s'incuriosì talmente da domandare, senza pensarci troppo:
- Perchè, in che situazione vi siete infilati dopo?-Spero che fosse una bella storia, una di quelle che valga la pena di stare ad ascoltare attentamente.
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Immagino che ti abbia detto che lui non è esattamente di queste parti, vero?
Sorrise annuendo con il capo. S'infilò le mani nelle tasche e, in quella sinistra, ritrovò il ritratto che lei e l'assassino si erano fatti al circo.
Si, le aveva detto di arrivare dalla Masyaf del passato ma non si era dilungato troppo nel raccontarle il suo arrivo a Canterville. Forse aveva pensato che non fosse il momento. Tuttavia la curiosità di Iedike la spingeva a voler fare una quantità spropositata di domande e Gaeln sembrava la persona perfetta per dare delle risposte.
Così decise di rispondere rimanendo sul vago, magari lui avrebbe aggiunto qualche particolare interessante.
- Si, mi ha detto di essere originario di Masyaf...-S'interruppe. Magari Altair non aveva detto a quel ragazzo di essere arrivato dal passato. Nel caso, non voleva rischiare di spifferare un suo segreto a qualcuno. Non sarebbe stato corretto.
Ma, conoscendo Altair,probabilmente aveva detto a lei le stesse cose che aveva detto a Gaeln.
Alzò gli occhi al cielo.
- e ha detto che la sua Masyaf è una città molto...antica...-Ritornò a fissarlo e, di nuovo, notò che era stranamente incuriosito dalle sue spade. Da che si ricordasse le aveva sempre avute anche se cercava di sfoderarle il meno possibile, non poteva fare a meno di pensare che quelle spade, per quanto belle, erano comunque degli strumenti di morte.
Le aveva affilate giusto qualche sera prima quindi, pensò, in quel momento erano straordinariamente letali.
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Ti dispiace se provo un attimo le tue spade?
Quella domanda la colse di sorpresa. Provarle?
Nessuno le aveva mai chiesto una cosa del genere. Il suo orgoglio di spadaccina prese ad urlarle che doveva rifiutare, che le proprie spade non si prestano mai e poi mai a nessuno e che sarebbe stata un'idiota a scegliere, di sua spontanea volontà, di rimanere disarmata davanti ad una persona sconosciuta. Il suo buon senso invece le diceva che quel ragazzo era solamente curioso e che, se avesse voluto attaccarla, l'avrebbe già fatto da un pò.
Così optò per una via di mezzo.
Prese Right per l'impugnatura, la sfoderò e, con un gesto elegante, la porse a Gaeln.
-Prego...-Gli sorrise allegramente.