Una visita senza impegno

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view post Posted on 19/7/2010, 20:42
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I was born a loser, but I made myself a winner.-

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Les Plaisirs Traîtreux era un locale di strip, molto in voga tra i giovani di Astrid Town. Non c'era essere -umano o meno- che non lo avesse visitato almeno una volta; e perchè no, anche più.
Ne avevo sentito tanto parlare -sia in bene che in male- ma io ero una di quelle rare eccezioni che non si erano prese la briga di andarci; i motivi erano tanti -a partire dalla reputazione di quel luogo, per proseguire con gli spettacoli, a mio avviso osceni e degradanti, e per concludere con le persone che lo frequentavano -; ma la ragione principale, forse, aveva nome e cognome: Leon LeRoy, proprietario del luogo. Meno lo vedevo in giro e meglio mi sentivo: per questo evitavo di entrare nella sua tana, senza avere una ragione valida che mi spingesse farlo.
O, per lo meno, così avevo fatto fino a quella sera.
Non sapevo spiegarmi il perchè, ma avevo desiderato vedere anch'io quel luogo tanto decantato da tutta la città.
Così, appena gli ultimi raggi di sole aveva abbandonato il cielo all'oscurità più buia, di quella notte priva di stelle e di luna, ero uscita di casa e mi ero diretta ad Astrid Town.
E ora, vestita di un corpetto nero e rigido, di un paio di pantaloni in pelle e di stivali con l'alto tacco a spillo -infondo, bisognava andare a tema, in questi luoghi-, mi accingevo a varcare la soglia del locale più rinomato della città.
L'odore di alcohol, fumo e magia, mi investì in pieno, stordendomi: diavolo, se era forte. E disgustoso.
Cominciava bene, la serata.
Mi diressi al bancone, dove una signorina minuta e dall'aspetto fragile, mi fermò, per chiedermi di rilasciare qualsiasi oggetto sacro e/o arma. Bastò uno sguardo e uno scintillare di zanne, per convincerla a lasciarmi passare.
Se non fossi stata io, forse non mi avrebbero lasciata entrare: l'enorme sala era tanto piena, che temevo si accettassero solo prenotazioni. Essere stata la Sovrintendente della Rosa per quindici anni, aveva i suoi lati positivi, infondo. E poi, nonostante i nostri dissapori, conoscevo molto bene il capo di quel locale.
Un omaccione enorme, con la pelle scura e la testa rasata, mi invitò a seguirlo. Annusandolo, sentii puzza di Giglio.
Da quando si assume al feccia?
Mi domandai, ma mi premurai di tenere le labbra sigillate: non volevo scatenere una piccola rissa.
Mi lasciò ad un tavolino vuoto, portando via le bottiglie e i bicchieri sporchi.
Mi accomodai e quando una cameriera venne a chiedermi cosa desiderassi, ordinai sangue di vergine, felice di trovarlo sul menù come qualsiasi altra bevanda normale. Me lo portò subito dopo, in un calice piatto, ma non pagai: Leon sarebbe stato felicissimo di offrirlo, pensai con un ghignetto.
Poi, cominciai a guardare lo spettacolo, dove quella che presumevo essere una ballerina, si muoveva sfrenata addosso ad un palo.
Dio, non c'era veramente limite per la degradazione femminile.
 
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~Natsu
view post Posted on 19/7/2010, 21:14




Notte,una stupenda notte con le stelle alte nel cielo una delle tante notti lì a Canterville,Natsu girovagava per la città apparentemente senza una meta precisa e in un certo senso era così,non aveva mai avuto una meta,quella sera voleva solo divertirsi,si ricordò allora del discorso accidentalmente ascoltato di due ragazzi,i quali parlavano di questo locale Les Plaisirs Traîtreux,un locale di strip per quel che aveva capito,gestito dal suo vecchio amico Leon LeRoy.
*Andiamo a dare un occhiata alla nuova attività*
pensò Natsu dirigendosi verso il locale.
Arrivò dinanzi all'ingresso, come si aspettava dal suo amico aveva fatto le cose in grande,prese una sigarette e la accese mentre entrò nel locale,subito un piacevole odore di alcool lo colpì...
*ahhh.... che bell'aria che si respira*
pensò Natsu notando una gracile donna che cercava di fermarlo senza ottenere buoni risultati

Che vuoi?
Chiese Natsu guardando la ragazza,fissandola con i suoi particolare occhi con la pupilla a forma di croce
Dovrebbe lasciare le armi signore
disse la ragazza ponendo le mani in avanti in attesa della consegna
conosco il proprietario non c'è problema...
disse Natsu andando avanti e dirigendosi verso il bancone,a pochi passi da questo però una mano gli afferrò la spalla costringendolo a voltarsi,era un omone di carnagione scura e il viso incattivito
E adesso che c'è?
chiese Natsu guardando il ragazzo
Le armi signore
disse lui stringendo la spalla
mi stai facendo male....
rispose natsu continuando a fissarlo
Le armi signore
ripetè lui,senza smuoversi,al che Natsu lo colpì con un calcio alle gambe per fargli perdere l'equilibrio e successivamente con un calcio al petto per farlo volare a terra,poco dopo era sopra di lui con la canna della pistola puntata sulla sua fronte e gli occhi rosso vivo
Ho detto che non c'è nessun problema conosco il proprietario intesi?
disse Natsu che mentre parlava lanciava piccole fiamme dalla bocca,l'umo non fece discussioni e se ne andò da qualche parte chissà dove.
Il titano riuscì finalmente a ordinare la sua birra e sedendosi su una poltroncina,guardò una ballerina che apparentemente non accortosi di quello che era accaduto pochi secondi fà continuava a ballare

 
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view post Posted on 11/8/2010, 14:35
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La ballerina volteggiava sul palco, in uno smuoversi, a mio avviso, osceno e disgustoso di anche, seno e fondoschiena. Poco ci mancò che rischiassi il vomito, quando scese dal palco e offrì lo scenario del suo corpo ad un uomo seduto in prima fila, che le infilò qualche gemma nell'incavo dei seni.
Dio. Che. Schifo.
Voltai lo sguardo per dare un'occhiata al resto della sala: tutti gli uomini seduti ai tavoli erano elegantemente vestiti e accompagnati da donne altrettanto tirate; tutti, indistintamente dal sesso, guardavano la giovane stripper con aria trasognata, sicuramente sotto l'effetto di quella magia pressante che invadeva l'ambiente. Chissà che razza di realtà distorta riusciva a far vedere loro quella tipa: ero contenta di non doverlo scoprire. Credo che i poteri ipnotici dei vampiri non funzionino perfettamente con qualcuno della loro stessa razza, specialmente con più esperienza; poi, sinceramente, non avevo mai provato: chissà, magari la prossima volta che avessi incontrato Leon, avrei tentato.
Bevvi un altro sorso di sangue, mentre riportavo lo sguardo sul palco; la donna era risalita con movimenti sinuosi e provocanti e un uomo, con indosso solo attillati pantaloni in pelle nera, aveva fatto il suo ingresso, avvicinandola e prendendo a strofinarcisi contro. Alzai lo sguardo al cielo e fui contenta che qualcosa di diverso e più intrigante catturasse la mia attenzione: all'ingresso si era scatenato un piccolo scontro e ora, il nuovo cliente vittorioso si era seduto su di una poltroncina. Nella fioca luce da atmosfera del locale, riuscii a riconoscerlo - essere vampiri ha qualche vantaggio, infondo. Lo avevo incontrato poche volte negli anni passati e poi, come la maggior parte degli abitanti di Canterville, era sfuggito alla guerra e sparito chissà dove. Quando avevo avuto di nuovo notizie su di lui, le avevo lette su di un fascicolo arrivato al Quartier Generale, quando ero ancora Sovrintendente della Rosa: Natsu, il titano del fuoco più pericoloso e avventato dell'intera landa, era passato dalla nostra parte. Un grande acquisto, se si considerava il fatto che averlo come nemico, specialmente per noi vampiri, non era proprio l'ideale. Era decisamente un bene che i Titani avessero avuto una specie di piccola guerra civile e che ora potessimo contarne un po' anche dalla nostra parte. Un po' meno favorevole era stato lo scontro dei Discepoli, ma infondo non si poteva avere tutto dalla vita, no?
Presi il mio calice, ancora pieno di sangue per metà, e mi alzai con un gesto fluido ed elegante: non avevo bisogno di trucchi, io, per muovermi in modo tanto aggraziato. Lenta e sinuosa mi avvicinai alla poltrona su cui Natsu aveva preso posto e, senza chiedere il permesso, mi poggiai al bracciolo, senza tuttavia guardarlo e seguendo la traiettori del suo sguardo, puntato sul palco.
-Non dirmi che sei influenzato da questa magia mediocre.-
Proferii, con tono disinteressato, facendo scorrere l'indice sul contorno del calice; raccolsi qualche goccia di sangue e poi lo portai alle labbra, prima di voltarmi ed osservare il ragazzo, con un sopracciglio alzato e un sorrisino sulle labbra cremisi.
 
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~Natsu
view post Posted on 27/8/2010, 23:06




La ragazza ballava in modo sensuale e per lo più molto esplicito sul palco,apparentemente presa solo dalla musica,si poteva notare con un po di arguzia un istinto famelico nei suoi occhi,con i quali vedendo gli uomini che la osservavano riusciva a trovare il fesso di turno.
E così fu scese dal palco in modo molto scenico e sculettando a destra e a manca si avvicinò a un uomo grassoccio con degli occhialetti disgustosi,ma comunque ben vestito,la ragazza lo raggiunse con fare sensuale e dopo qualche moina riuscì a ottenere delle gemme,che furono elegantemente immesse fra i seni di lei.
Una volta ottenuto ciò che voleva,quel vecchiaccio non gli serviva più e tornò quindi sul palco per continuare ad agitarsi abbracciata a un palo.
Natsu era lì che beveva beatamente la sua birra,osservando divertito come la ragazza riuscisse a raggirare quei babbei,quando una splendida vampire si sedette sul bracciolo della poltrona a cui era seduto.

CITAZIONE
-Non dirmi che sei influenzato da questa magia mediocre.-

Natsu si voltò e anche se non ne era certo credette di riconoscere la ragazza,doveva chiamarsi Heaven se non ricordava male
Sai anche i Titani conoscono qualche trucchetto magico,queste cose non ci fanno effetto...
disse lui tranquillamente alzandosi e andando a prendere una sedia che posizionò di fronte alla poltroncina per poi sedersi al contrario su quell'ammasso di legno,infatti lo schienale della sedia era ora appoggiato al petto di Natsu
Si sieda pure comoda...
Disse Natsu indicando la poltrona..
ma dimmi Heaven...cosa ci fà una bella ragazza come te in questo luogo?
Chiese Natsu con fare curioso
 
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view post Posted on 29/8/2010, 11:08
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SPOILER (click to view)
Mi scuso per il cambio da prima a terza persona, ma a volte ne sento il bisogno x3


La risata, delicata come il fruscio di petali in balia del vento, si diffuse nel rumore sfrenato della musica, perdendosi quasi subito. Portandosi una mano alle labbra, per coprirle educatamente, Heaven aveva lanciato un'occhiata divertita a Natsu, scuotendo appena la testa. I morbidi riccioli scuri, lasciati completamente sciolti, le incorniciarono il viso pallido e lei, con un gesto della mano, se li portò tutti su di una sola spalla, facendogli assumere una forma particolare.
-Conosco Titani che le leccherebbero la suola delle scarpe.-
Osservò cinica, alzando un fine sopracciglio e incrociando le braccia contro il petto.
Natsu, nel frettempo, si era alzato, per prendersi una fortuita sedia libera e sedercisi al contrario, davanti alla poltrona. Accogliendo il gentile invito, Heaven si appropriò della stessa; rilassò la schiena e accavallò le gambe -una cosa positiva dell'indossare i pantaloni, era che non dovevi mai prestare attenzione a come ti sedevi: nessuno avrebbe visto nulla in ogni caso.
-Mi fa piacere sentire che ti ricordi ancora di me.-
Un sorrisetto le dipinse le labbra scure, dolce come lo stridere di un frammento di cristallo contro il vetro. Assottigliando appena gli occhi, che dopo il sangue si erano fatti leggermente violetti -non rossi, perchè non ne aveva assunto abbastanza, in fondo -, portò le mani sulle ginocchia e le dita pallide si intrecciarono con eleganza.
-Non farti sentire da Leon...- lo ammonì circospetta -...dal tono con cui l'hai detto, sembra sconveniente che io mi trovi qui perchè è un luogo...di perdizione.-
Ridacchiò appena, scuotendo la testa. La chioma di ricci le ricadde di nuovo sulle spalle e lei la lasciò lì dov'era.
-E non sia mai che si parli male di un posto di sua proprietà.-
La sua voce era bassa e calda, piacevole come una carezza sul viso, ma conservava sempre quel tono ironico, che molte volte era riuscita ad infastidire anche i santi.
-Tu piuttosto...Ho ricevuto la lieta notizia che sei passato dalla nostra parte.-
Indagò, lanciandogli un'occhiata di sottecchi al di là delle folte ciglia. Lo studiò con un sopracciglio alzato, poi si portò il calice alle labbra e bevve un sorso.
 
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~Natsu
view post Posted on 30/8/2010, 22:33




La ragazza si sedette sulla poltrona e dopo un leggiadro accavallamento delle gambe portò le mani alle ginocchia,fissò Natsu e sorrise
CITAZIONE
-Mi fa piacere sentire che ti ricordi ancora di me.-

Disse la ragazza,Natsu alzò quindi lo sguardo
Sai risulta difficile scordarti...
disse mentre voltandosi notò che un ragazzo si era unito al ballo della "signorina",Natsu prese quindi una gemma dalla tasca e la tenne in mano per alcuni istanti,giusto il tempo di renderla rovente con il suo potere e poi la lanciò verso il ragazzo come nulla fosse,tornò poi a prestare attenzione a Heaven
CITAZIONE
-Non farti sentire da Leon...- ...dal tono con cui l'hai detto, sembra sconveniente che io mi trovi qui perchè è un luogo...di perdizione.-
-E non sia mai che si parli male di un posto di sua proprietà.-

Natsu ridacchiò per qualche istante
O... che mi senta pure non ho nessun motivo per temerlo....
CITAZIONE
-Tu piuttosto...Ho ricevuto la lieta notizia che sei passato dalla nostra parte.-

Natsu fissò la ragazza per qualche istante
Sai direi che la tua affermazione non è del tutto corretta.... diciamo che non sono più col Giglio e voi sembrate darmi meno problemi sul comportamento.... non credo troverei nessun problema a far fuori un membro della rosa,se necessario.....
Concluse Natsu prima di portarsi la birra alla bocca per dargli un altro sorso
 
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5 replies since 19/7/2010, 20:42   113 views
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