L'orto della traditrice..., Mini-Quest

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(.Wael.)
view post Posted on 13/7/2009, 11:42




~ Mini-Quest

Partecipanti minimi: 4
Partecipanti massimi: 7
Punti esperienza per mini-enigma risolto: 15 XP
Punti esperienza per ostaggio portato in salvo: 20 XP
Punti esperienza per boss sconfitto:700 XP [da dividere in parti eguali]
Gemme per mini-enigma risolto: 30
Gemme per ostaggio portato in salvo: 40
Gemme per boss sconfitto: 900 [da dividere in parti eguali]
Scadenza iscrizioni: Lunedì 13 Luglio 10:00
Inizio Quest: Lunedì 13 Luglio 13:30
NPC utilizzati: Strega delle zucche, Litter Sain
Trama: la gola delle zucche ha avviluppato un piccolo villaggio vicino ad essa. Gli sfuggiti al disastro sono pochissimi, e, mossi dalla rabbia per la perdita dei loro cari, hanno offerto una ricompensa per chi andasse ad uccidere la strega delle zucche.
Obiettivi:
-Liberare il villaggio avviluppato dalle zucche.
-Salvare più ostaggi e dispersi possibili.
-Entrare nella gola delle zucche e sopravvivere.
-Uccidere Litter Sain, la strega delle zucche.

N.B.: nessuno conosce il vero aspetto della strega, che per tutti è una orribile vecchia discepola del fuoco fatuo.

Regole dei post

-Non c'è un ordine di chi deve postare: chiunque può agire indipendentemente dall'ordine dei turni precedenti.
-Niente doppi post: non è possibile postare nuovamente se prima non è finito il turno.
-Il turno finisce quando posta il narratore (cioè io)

Sanzioni:
-Chi posta due volte nello stesso turno verrà inizialmente avvertito. La seconda volta subirà un malus del 10% a gemme e exp che riceverà alla fine. Ulteriori errori aggiungono un malus aggiuntivo del 10%.
-Chi non posta per tre giorni consecutivi senza avvertire nelle assenze, bloccando la quest, sarà eliminato dalla quest senza possibilità di appello.

Partecipanti:

-Shin Rukawa (Keith)
-Tribute to Ax&L (Prince Nuada Silverlance)
-<<ice discorde (Gloom)
-Lumvorn, the lord of shadows (Leon LeRoy)
-~Natsu (Natsu)
-~Anaemic Moon (Heaven)
-Raikozu (Raikozu Inozuka)

Edited by (.Wael.) - 26/7/2009, 20:35
 
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(.Wael.)
view post Posted on 13/7/2009, 12:30




Introduzione

La gola delle zucche. Un luogo sempre immerso nella magia, nel mistero e nell'orrore. Si conoscono pochissimi che siano tornati vivi dall'orto fatale. E nessuno che sia tornato sano di mente. Chi controlla quel luogo malefico? Chi orchestra il tutto da dietro le quinte, godendosi la morte degli attori?

Era mezzanotte quando accadde. Il villaggio di Pumpkin Town, che sorgeva a qualche chilometro dalla gola, si apprestava a dormire dopo la festa di autunno, durata fino a tardi. Le ultime luci si spegnevano, gli ultimi rumori si acquietavano, l'ultima gioia rimaneva sulle labbra dei bambini che si apprestavano a dormire. Piccole zucche, come voleva la tradizione, erano state poste fuori da ogni abitazione. Alcune erano state svuotate, e al loro interno era stato imposto un incantesimo di luminescenza, o semplicemente un lume. Pumpkin town, uno degli ultimi villaggi che la guerra delle fazioni non aveva ancora raggiunto, si apprestava a scomparire.

Alle cinque di mattina era già tutto finito. Le case erano sature di grosse radici che le avevano sventrate completamente. Il terreno era rigonfiato, impraticabile. Cadaveri giacevano a terra, perforati da qualche oggetto, oppure sbranate da qualche lupo, giunto sul posto. Un simbolo indelebile attestava il nuovo proprietario del villaggio: un'immensa quantità di enormi zucche ricopriva l'intero luogo.

Parte I

Erano passati alcuni giorni. La ricompensa offerta per l'uccisione della strega era alta. Molto alta. Ma nessuno volle tentare. O Quasi. Sette figure avanzavano verso il villaggio, mentre le ultime luci del giorno stavano calando. Lo spettacolo che si presentò davanti ai loro occhi era terrificante. Sarebbero stati all'altezza della situazione?

//Descrivete il vostro arrivo al villaggio descritto nell'introduzione. E le vostre sensazioni.//

Edited by (.Wael.) - 13/7/2009, 13:47
 
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Tribute to Ax&L
view post Posted on 13/7/2009, 13:20




Erano ormai quasi le otto della sera, quando il vampiro dai lunghi capelli argentati arrivò nel villaggio del quale aveva sentito parlare in strada per puro caso.
Pareva che una disgrazia era accaduta in quel luogo, pareva che erano tutti morti gli abitanti, e non si sapeva chi ne fosse stato l’artefice.
Cosa il vampiro poteva interessare ed attirare più di una carneficina?
Probabilmente nulla a questo mondo, dunque sfruttando la momentanea protezione che il suo amuleto gli donava dai raggi solari il vampiro si recò sul luogo del misfatto, quando il sole stava per lasciare spazio alle tenebre, godendosi gli ultimi istanti dell’astro luminoso, attimi che molti vampiri desiderano, ma che mai nessuno Nuada aveva conosciuto che li potesse assaporare oltre lui.
Il luogo era evidentemente silenzioso, e desolato, zucche, questo era quel che solo si vedeva, zucche a perdita d’occhio, che si trovavano ovunque per le strade, per le case, sopra i tetti ed i terrazzi nelle piazze e nei giardini.
Se vi si affacciava dalle finestre che le abitazioni recavano vi si poteva dentro scorgere cadaveri, umani morti dissanguati o per mortal ferite.
La vita aveva abbandonato quel luogo, era evidente; e quel bizzarro particolare, quelle zucche rendevano agl’occhi del vampiro il tutto non raccapricciante, ma ironico.
L’unica cosa che fastidio poteva dargli era quell’odore di zucca che impestava il luogo, fin troppo penetrante per le narici delicate del vampiro.

< Certo chi ha compiuto tutto ciò, doveva possedere più buone motivazioni per esser infuriato fino a tal punto con gente che abita questo luogo.>

Con se stesso parlò Nuada, ironizzando sull’artefice di quel massacro, creatura che aveva un’evidente predilezione per le zucche.
Era però questo il momento per mettersi ad indagare sul come e cercare qualche modo per risalire al chi potesse esser stato, magari sarebbe stata quella un’ottima conoscenza per il vampiro, e se invece non si fosse rivelata come tale, ci sarebbe stata una nuova danza della morte da ballare.
 
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Raikozu
view post Posted on 13/7/2009, 14:09




SPOILER (click to view)
*pensato* Narrato Parlato


il giovane paladino, mentre era in giro per Canterville, gli arrivò all'orecchio delle parole. Parole che dicevano che ci fu una strage ad un villaggio. Nessun sopravvissuto. Raikozu però non crebbe che un intero villaggio era stato sterminato.

* Tutte sciocchezze, come è possibile che un intero villaggio era stato distrutto?? tsk *

un sorriso beffardo apparì sul ragazzo che chiese in giro dove si poteva trovare quel villaggio di nome pumpkin town. Erano le 8 di sera e Raikozu scoprì dove era questo buffo villaggio, la sua curiosità aveva sovrastato la paura che suscitava in lui, di certo non cosa da poco per un ragazzo timido come lui. Arrivò davanti un villaggio, dove le zucche erano di più delle case, ma c'era una cosa che supera in quantità le zucche.. i morti. Le parole dei passanti in città, quindi, erano vere. Raikozu non aveva mai visto così tanti morti e quel villaggio gli fece ricordare il suo quartiere, anch'esso sterminato.

che è successo qua.. mio Dio..

proferì a bassa voce per poi notare che altri erano venuti a vedere ciò. Il paladino era intenzionato a vendicare quel villaggio, voleva trovare l'artefice, o gli artefici, dato che aveva fatto un genocidio. Genocidio, forse neanche quella parola può trattenere tutti quei morti. La paura in Raikozu svanì e prese il posto la rabbia, gli dava molto fastidio che delle persone che non centravano nulla morivano. continuò a guardare in quel villaggio, in attesa di qualche traccia o qualcos'altro.
 
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« ice discorde
view post Posted on 13/7/2009, 15:51




Era sera ormai.
Sette combattenti erano stati incaricati di uccidere uno dei più letali ricercati: Litter Sain.
Giravano voci su una certe vecchia Discepola di Fafnir, una decrepita Discepola di Fafnir. Christofer e altri combattenti, da lui sconosciuti, o ancora nel dubbio, si diressero verso la gola delle zucche; dalla quale nessuno era mai uscito se non con gravi problemi inerenti alla sanità mentale. Il Titano delle acque non aveva paura, bensì era il posto che lo innervosiva: Oltre migliaia di zucche giganti infestavano il luogo. Era lì con tutto il suo equipaggiamento, le sue armi e i suoi oggetti magici. Indossava una polo arancione e un pantaloncino verde, seguiti da una coppia di scarpe altrettanto arancioni. Perchè tale abbigliamento? Non era un gusto terribile nel vestirsi, bensì un ottima mimetica nel campo di battaglia, nel raro caso che la Strega delle zucche si faccia viva. Nessuno la aveva vista, tutti non la conoscevano. Il Titano era lì attendendo a braccia conserte. Stava con la bocca chiusa e si guardava intorno, approfittando della luce che la luna donava quella sera. L'espressione seria riempiva il volto del biondo Titano, il quale mostrava un pò di preoccupazione. Non aveva mai provato ad uccidere un così famoso e raro ricercato, sebbene Christofer abbia ucciso pochi ricercati. Si abbassò verso il suolo poggiando il ginocchio destro a terra; era intento a toccare con mano una delle zucche lì presenti. Erano umide, scioccanti, quasi terrificanti. Vide il Campione che aveva visto al lago, vicino la sua dimora, due completi sconosciuti, la negoziante dell'oggetteria Paramis, il Titano del fuoco che aveva visto in arena tempo fa e Leon, il Campione francese che aveva avuto modo di conoscere al Parco delle rose nere tempo fa. Non salutò nessuno, si limitò a tenere l'espressione preoccupata, pressocchè strafottente, che aveva avuto sin dall'arrivo a Pumpkin Town; luogo mai visto prima. Di certo era tutt'altro che Astrid Town. Quel luogo non aveva neanche il minimo fascino da paragonare alla sua città natale.


Edited by « ice discorde - 13/7/2009, 17:24
 
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Shin Rukawa
view post Posted on 13/7/2009, 16:50




SPOILER (click to view)
« Parlato. »
๑ Pensato. ๑

Narrato.

Ore 5:00 ~ Pumpkin Town viene rasa al suolo.


Tutto è stato spazzato. Nessuna forma di vita si muove in quel sporadico e inerme borgo, anche la gente è perduta in quell’eterna e morta città, tra il dolore e l’angoscia di non aver potuto far nulla, tra il male e la morte che sancisce la fine dei giochi, poiché chi perde, muore. Dinanzi a lui scorge solo un deserto, un arido deserto dove il vento regna sovrano e la morte è il castigo divino che ormai ha affogato tutto, ragion per cui anche le abitazioni ancora in piedi sembrano morte. Non un colore al di fuori delle sfumature rossastre del cielo in fiamme, solo l'eterna notte che brama il suo avvenire. Una quasi rumorosa quiete riempie le strade dove Keith s'apre il suo cammino con la solita andatura stabile, calma ed abbastanza inquietante che decreta l'arrivo del quarto contendete alla taglia posta su quel capo, assai glorioso. Dal nome Litter Sain lei è, si narra che sia una strega con poteri magici pronta a raffigurare il Diavolo in lei, ma codesta signora non è ancora consapevole che la via dell'Eden questa volta verrà mostrata a lei, non per compassione verso quelle vittime, non per perbenismo, non per mettersi alla prova, ma ben sì per intascare quella moneta che in tal istante servirebbe per finanziare alcune cosette giù a Canterville.

Crack!

Impassibile pare essere, anche quando calpesta accidentalmente quell'alimento che ormai ha infestato l'interà città diffondendo così la sua religione, definendola anche "Zucca Town" . Ordunque ostruito il cammino da questo cibo sparso sull'asfalto e non, il Katanaro inclina il capo verso il basso per osservare l'arancio spappolato e lo scarpone destro sporco di quel nettare assai viscido. Il suo sguardo perso adesso vien rialzato per osservarsi intorno, alternando lo sguardo a destra e a sinistra per assicurarsi che nelle vicinanze non ci sia nessuno, mentre desta la leva inferiore destra per liberarsi di quella zucca.

๑ Questo posto mi ha già infastidito.. ๑

Pensiero contorto il suo, tra un misto di rabbia e d'impazienza..
.. poiché non vede l'ora di sguinare la spada e far iniziare la danza della morte la quale reclama solo sangue.

 
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view post Posted on 13/7/2009, 21:07
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I was born a loser, but I made myself a winner.-

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Era il Crepuscolo, ormai.
Finalmente il giorno stava lasciando posto alle tenebre, che bramose di conquistare la notte, avanzavano velocemente, inghiottendo anche gli ultimi raggi di quel sole che scompariva all'orizzonte.
Come di consuetudine, rimase ad osservare le ultime scie luminose baciare i dorsi freddi delle lapidi di quel cimitero, fortunatamente, poco frequentato.
Se ne stava lì, appallottolata sul davanzale interno di una delle alte finestre in vetro colorato e dallo stile gotico, del mausoleo, sotto il quale si estendeva la sua graziosa villetta sotterranea.
Si era risvegliata da poco e, nonostante il suo corpo non avvertisse affatto il bisogno di dormire, aveva deciso comunque di riposare un po' la mente e le ossa, in vista di quello che avrebbe dovuto affrontare da lì a qualche ora.
Con la fronte poggiata sul vetro, scorgeva i raggi morire lentamente, mentre alzava lo sguardo al cielo e sospirava, sollevata di vedere la luna ridotta solo ad un piccolo spicchio.
Per quella sera, la maledetta, non aveva alcun potere e sarebbe stata lei l'unica e indiscussa Regina della notte. Lei e nessun'altra.
Vanità? Troppa sicurezza? Senso di superiorità?
Poteva essere, ma infondo, a chi interessava davvero?
E poi, ammetiamolo, poteva benissimo permetterselo.
Le iridi color ghiaccio, così chiare da sembrare quasi cieche, scesero ad osservare un foglio stropicciato che teneva stretto tra le mani. Lo dispiegò e ne rilesse il contenuto, forse per la cinquantesima volta.
Era una richiesta d'aiuto da parte di alcun villaggi nella periferia di Canterville. Più precisamente, da parte di quei villaggi che si trovavano nella zona di confine con la Gola Delle Zucche, una delle zone più oscure e misteriose di tutta la loro terra.
Non c'era mai stata, ad essere sinceri, e non aveva mai avuto l'intenzione di visitarla, a dirla tutta. Cosa mai poteva celare un campo pieno zeppo solo e soltando di puzzolenti zucche? Niente. O per lo meno, niente che potesse interessarle davvero.
Però, quell'annuncio appeso in ogni strada di Astrid Town e periferia, l'aveva davvero incuriosita. Un'intera strage in un villaggio vicino alla Gola: Pumpkin Town si chiamava.
Si riteneva fosse opera di Litter Sain, un'antica e potente Strega.
Una megera, per come la vedeva lei.
Aveva deciso di affrontare quell'incarico: per chi riusciva a sconfiggere la tanto temuta Strega, c'erano in palio un mucchio di Gemme. E, nonostante con il negozio ormai avviato i soldi le fioccavano da tutte le parti, non aveva rinunciato ad un po' di sano divertimento.
Era stato come quando si era iscritta al torneo: non lo aveva fatto perchè veramente si divertiva nel combattere - anzi, veramente era tutto il contrario. Lo aveva fatto solo per sciogliere le briglia di quella noia che la costringeva a vagare come un fantasma per tutta Canterville, senza meta.
Quando anche gli ultimi raggi di sole furono scomparsi dietro le lontane Montagne Innevate, si alzò e si diresse nella villetta sotterranea, dove si vestì e prese tutte le sue armi -la coppia di katana, il fucile di precisione, la coppia di pistole e lo stiletto.
Riuscì neanche cinque minuti dopo, tutta messa in tiro, neanche dovesse andare ad un'elegante festa.
Però si sa, anche l'occhio vuole la sua parte.
Così, vestita di un abito da gothic lolita nero e pomposo - eppure del tutto comodo-, un paio di ballerine in velluto e i capelli acconciati solo da un lato, con una molettina -che presto avrebbe sostituito, come di consuetudine, con una rosa insanguinata - uscì dal mausoleo.
Non si diresse immediatamente alla cittadina devastata, ma tagliò per il bosco, dove, fortuitamente, trovò una giovane coppia di ragazzi. Il tempo di qualche minuto scarso, e i due giacevano in terra privi di vita e di sangue mentre lei, tutta allegra e con la sua rosa sanguinante tra i capelli boccolosi, si allontanava, saltellando come una bimba sui rami degli alberi.
Arrivò finalmente a Pumpkin Town che era notte piena. Saranno state solo le nove e mezza, massimo le dieci, ma con l'arrivo dell'inverno le giornate si erano accorciate parecchio.
Quando fece il suo ingresso nella cittadina, un forte odore di zucche andate a male la investì in pieno, entrandole con violenza nel naso dall'olfatto estremamente fine. Avrebbe vomitato, se solo non fosse stata a digiuno dal cibo da...circa 2000 anni?
Smise di respirare, infondo non ne aveva bisogno per sopravvivere, e si guardò intorno, interessata.
La prima cosa che notò, non furono le case devastate e le radici di enormi zucche che le trafiggevano, ne la grande quantità di morti che si riversavano per le strade, afflosciate come marionette senza fili. No. La prima cosa che notò furono le altre quattro persone che gironzolavano per le strade gremite di morte. La cosa la infastidì un poco: non era sola.
Il buio non le impediva certo di vedere - anzi, ci vedeva meglio nell'oscurità che non alla luce, ovviamente - e riuscì a notare i volti delle quattro persone: due erano del tutto sconosciuti, mai incontrati e nemmeno visti di sfuggita. Il terzo lo riconosceva come il ragazzino che era andato al suo negozio più di una volta. Ma non aveva idea di quale fosse il suo nome. L'ultimo, invece, aveva avuto il piacere di incontrarlo qualche settimana prima, in una veste che non le piaceva troppo: quella della debole vampiruccia con la maledizione tra capo e collo. I capelli argentei e gli occhi dorati gli confermarono la presenza del Principe Vampiro: Nuada Silverlance. Fu l'unico che degnò di un'occhiata e di un cenno del capo, come saluto. Ma non gli rivolse parola.
Si voltò immediatamente, cominciando a guardarsi intorno. Quella cittadina sembrava il raduno delle zucche. C'erano zucche e zucche e ancora zucche. In ogni parte del piccolo villaggio: zucche sul terreno; zucche nelle case; zucche sui terrazzi; zucche sui lampioni spenti. Zucche! Zucche! Zucche!
Odiava le zucche.
La cosa particolare erano le dimenzioni veramente enormi di alcune, tanto grandi che le loro radici erano riuscite a sfondare le mura degli alti palazzi e ora gli si attorcigliavano intorno. Altre, invece, sembravano aver sfondato l'asfalto della città e quindi il suolo, ora, appariva completamente dislivellato, con dossi innaturali e crepe profonde. Sarebbe stato davvero difficile camminarci. Non per lei ovviamente. La bella vampira, il cui nome era Heaven, si mosse con calma ed eleganza, come se la strada fosse una bella pista da ghiaccio, dove danzare con la sua andatura cadenzata e posata.
Esaminò qualche zucca, senza toccarla - gli faceva schifo il loro odore, non voleva rimanerne impregnata per tutta la missione.
Poi, si avvicinò ad uno dei cadaveri che giacevano al suolo e si piegò sulle ginocchia, per esaminarlo più da vicino. Gli sfiorò il viso, voltandolo. Era freddo quasi quanto lei. Gli occhi erano spalancati, ma bianchi. E, cosa più importante, giaceva in un mare di sangue. Toccò l'asfalto e si sporcò appena la punta delle dita di liquido rossastro: era quasi secco, segno che la catastrofe era avvenuta già da qualche giorno. Annusò il suo odore: odore di morte. Non era più buono quel sangue, decisamente. Non che avesse voglia di berne, sia chiaro.
Si rialzò e tirò fuori dalla tasca della gonna, un fazzoletto, con il quale si ripulì la mano.
Poi, continuò la sua perlustrazione, in cerca di qualche indizio.
 
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Lumvorn, the Lord of Shadows™
view post Posted on 13/7/2009, 21:52




Era al Dark Lady a servire la solita birra e i solito cocktail, quando in un momento decise di staccare per andare al suo strip club, doppio lavoro comportava che non poteva essere in due posti insieme non aveva il dono dell'onnipresenza, anche se possedeva quello dell'immortalità.
Era vestito molto elegante quel giorno, giacca nera pantaloni neri, scarpe nere lucide camicia bianca e una cravatta nera sottile, prese la katana e la sua pistola a tre canne si avviò verso l'uscita.
Per curiosità si fermò davanti alla bacheca dei ricercati per vedere se c'era qualcosa di interessante, e vide una taglia di una ricercato di classe S molto molto alta.
Si richiedeva la liberazione dei sopravvissuto e l'uccisione della strega Litter Sain, accusata di aver sterminato il villaggio di nome Pumpkin Town nella Gole delle Zucche.
Nome adatto per un villaggio in quel luogo, pensava che le zucche fossero qualcosa di macabro.
Non le disprezzava per niente.
Uscì dal locale spense la sigaretta, e si avviò nella Gole delle Zucche non dopo essersi nutrito di una givane ragazzina.
le adorava.
In pochi istanti arrivò nella Gola delle Zucche, accortissimo di non fare assolutamente nessun rumore si avviò al villaggio.
Appena arrivato vide che non era l'unico ad essersi interessato della vecchia strega.
Due Paladini mai visti, un Titano molto fastidioso e immaturo, e due Campioni, il Principe Nuada e la bella Heaven.
Appena vide Heaven un sorriso malizioso il suo volto, ma bene si sarebbe divertiti.
Si avvicino alla Campionessa senza fare il minimo rumore, ignorando tutti i cadaveri poer terra, prima il piacere poi il dovere.
Raccolse un sassolino e lo lanciò lui era posiziona leggermente in diagonale, Heaven che era sull'attenti per esplorare Pumpkin Town, il sassolino cadendo creò un rumore davanti a lei prendendo la sua attenzione e li Leon partì.
Apparve dietro Heaven con un ghigno malizioso in volto e con voce sensuale le sospirò ad un orecchio buh. poi disse ancora ti vedo molto più in forma dal nostro primo incontro cherì.
Poi le prese delicatamente i capelli facendo un profondo respiro anche in mezzo a questo fetore di morte tu profumi comunque cherì.Poi le passò di fianco ghignando maliziosamente sta attenta la luna e in agguato.
Poi si accese una sigaretta e passò oltre dicendo ad alta voce a quanto pare qualcuno si è messo a fare il nostro lavoro, e io non ho approvato nulla di tutto ciò anche se lo avrei fatto a breve. Vediamo chi ci ruba il lavoro alla Rosa e intaschiamoci la sua taglia. Mon Amì.
Riferitosi chiaramente ai due Campioni appartenenti alla Rosa.
Con un ghigno mentre fumava la sigarette esplorò la città alla ricerca di indizi.
 
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~Natsu
view post Posted on 14/7/2009, 19:35




Natsu arrivò in quella strana città,sigaretta in bocca e mano nelle tasche dei jeans camminava tranquillamente,avvicinandosi a un interessante gruppetto,un cadavere era posto lungo la sua strada,gli passo sopra calpestandolo e nello stesso istante prese fuoco cominciando a bruciare....
Ehilà Leon... è opera tua percaso????
chiese avvicinandosi e riconoscendo la vampira che qualche tempo prima aveva incontrato alle cascate
Heaven....
disse fece un gesto con la mano,in segno di saluto,quella città sembrava carina anche se vi erano troppi cadaveri in mezzo ai piedi...
SPOILER (click to view)
scusate sto schifo ma avevo fretta
 
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(.Wael.)
view post Posted on 15/7/2009, 13:40




--Gola delle zucca, casa della strega--

Mmm?


La strega alzò il capo, per vedere cosa l'aveva svegliata. Un corvo si era posato sul davanzale e, gracchiando come un ossesso, la stava chiamando. Litter scrutò il cielo fuori dalla finestra, poi si mise a sedere sul letto.

Perché mi hai svegliato così presto? Il sole non è ancora tramontato...


La stanza era completamente buia. La luce lunare illuminava appena il grosso corvo sulla finestra e il volto della strega, che sembrava sorridere dolcemente alla creatura che l'aveva disturbata. Ma l'animale zampettò qualche passo lontano da lei, mentre continuava a gracchiare, questa volta con un tono meno acuto.

Dici che sono arrivati degli ospiti? Splendido! Io adoro gli ospiti! Però...


Dal letto partì una grossa radice che avvolse il corvo nella sua morsa, stritolandolo. In qualche secondo tutte le sue ossa furono completamente sfasciate. Con un gesto secco la radice gettò via il cadavere.

...non era il caso di svegliarmi, non credi?


Rise, infantilmente, mentre una mano fece cenno di avvicinarsi a qualcosa. Una radice avvinghiò la sua sfera di cristallo e la posò su un piedistallo, appena creatosi da un intreccio di radici. Litter, sbadigliando, vi posò sopra una mano, e la sfera si illuminò debolmente. Gettò uno sguardo agli "ospiti", poi fece allontanare il sostegno.

Allora, con cosa potrei accogliere i miei amichetti...? Trovato!


Un gesto della mano e già tutto era compiuto.


--Pumpkin town--

-Tutti

Nel cielo, non ancora oscurato completamente, arrivò un enorme stormo di uccelli, tanto grande da coprire il cielo sull'intera città. Corvi. Un'immensa colata di pece nel cielo. Alcune macchie si staccano, scendendo in picchiata in vari punti della città.

-Leon, Natsu, Heaven.

Interrotta nella perlustrazione da Leon, Heaven non ebbe modo di scoprire molto. Riuscì semplicemente a notare che le radici delle zucche convergevano tutte in un unico luogo, verso il centro della città. Ma era davvero utile come indizio?
Improvvisamente un frullio d'ali riempì l'aria, rendendo impossibile il parlarsi. Una decina di corvi, grossi come cani, scese in picchiata contro il gruppetto. Tre corvi contro Natsu, alle sue spalle, miranti uno il suo collo col becco e due le sue braccia cogli artigli. Tre bersagliavano Heaven, frontalmente, in modo da sfregiarle il viso con gli affilati arti. Quattro invece contro Leon, contro tutti i suoi arti con le zampe artigliate. La velocità degli animali era appena inferiore a quella di un Campione. Come avrebbero reagito i tre?

-Nuada

Nuada riuscì a scoprire che le radici convergevano tutte nello stesso punto, la piazza della città. Inoltre da lì continuavano, sempre più spesse e ingombranti, verso un'altra destinazione.
Tre corvi si gettarono contro il principe. Due gli avrebbero afferrato le braccia con le zampe, mentre il terzo si sarebbe avvinghiato al suo petto per cavargli gli occhi. La loro velocità era sorprendente, ma il loro gracchiare era molto forte. Probabilmente nessuno ne sarebbe stato colto alla sprovvista.

-Raikozu, Keith, Gloom.

Per i corvi, i tre erano abbastanza vicini da considerarli un gruppo. Un gruppo di dieci corvi scesero rapidamente sul titano e i due paladini. Quattro su Gloom, che lo bersagliavano da vari lati con gli artigli sulla testa, in modo da sfregiarlo. Tre su Keith, diretti sempre verso la sua testa per sfregiarla, mentre i tre corvi che scendevano su Raikozu gli avrebbero immobilizzato gli arti, mentre il terzo gli avrebbe artigliato il petto per colpirgli il viso con beccate.
 
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~Natsu
view post Posted on 15/7/2009, 15:40




un rumore fastidioso,fin troppo fastidioso cominciò a riecheggiare nell'aria,in un attimo il cielo era completamente nero,corvi molto grossi a dire il vero si dirigevano verso di loro
abbassatevi e soprattutto non muovetevi
intimò Natsu a Leon e Heaven,subito dopo una spessa cupola di fuoco avvolse i 3,c'era caldo era vero ma per i due vampiri nessun pericolo,il fuoco lo controllava lui,e quei pennuti sarebbero stati carbonizzati in un attimo,vista l'altissima temperatura
odio i pennuti....soprattutto quelli neri...
disse mentre gli tornava in mente un angelo nero con la quale aveva avuto da ridire..
bhe qui siamo al sicuro... non credo vogliano morire tutti carbonizzati....
disse Natsu,guardando i corvi che di dirigevano verso il suo gruppo schiantarsi contro la cupola di fuoco,un attimo di concentrazione e subito furono cenere...
 
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Raikozu
view post Posted on 15/7/2009, 18:33




le ricerche di Raikozu finirono a causa di un frastrono abbastanza potente, erano dei corvi e di sicuro non erano venuti per aiutarci con le ricerche.

ma che diavolo..??

esclamò Raikozu per poi tirare fuori la sua katana non in ottime forme. passarono dei secondi e quel rumore si fece fortissimo, tanto da evitare il " parlare " fra i diversi componenti.

* Corvi.. animali veloci ma non molto forti. Anzi forti in certi punti del corpo come occhi, cuore e braccia. Un colpo e crepano. Ma se ti prendono in tanti e la fine. *

tre corvi si dirigevano contro Raikozu, i primi 2 cercarono di bloccargli gli arti superiori. Mentre si dirigevano a tutta velocita, Raikozu diede con la spada un taglio orizzontale sperando di colpirli, e almeno di ucciderli. Il pericolo non era ancora finito visto che stava arrivando il terzo corvo che mirava il petto del Ragazzo. il Paladino impugnò ancora una volta la spada con due mani e cercò di infilzare il corvo centralmente, per ucciderlo

Devo riuscirci!

sperò Raikozu, non voleva lasciarci la pelle per tre corvacci.

Edited by Raikozu - 15/7/2009, 19:53
 
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Tribute to Ax&L
view post Posted on 16/7/2009, 00:16




I sensi più che sviluppati di un vampiro non potevano farsi sorprendere da delle creature come quelle che lo stavano per attaccare, ed infatti Nuada pronto al contrattacco era, pronto per la risposta alla carica che i 3 corvi gli stavano per fare.

*creature stupide, chiassose, noiose e soprattutto inutili.*

Nuada scattosamente girandosi estrasse e lanciò al corvo che dritto per dritto lo puntava il coltello dai vampireschi tratti, che dritto per dritto al centro delle orbite oculari della bestia puntava, mentre lateralmente altri 2 se ne avvicinavano, puntando alle braccia del principe.
Nuada per evitare di esser dunque avvinghiato dalle bestie sguainò la silverlance che in tutto il suo regale splendore, in un istante venne ridimensionata alla lunghezza approssimativa di un metro, e durante un balzo comprensivo di avvitamento da parte del principe vampirico la lancia seguì perfettamente i movimenti del corpo dello stesso, coprendo con la lama della sua punta, tutte le possibili direzioni d’arrivo degl’altri due corvi.
Ora solo i riflessi potevano esser d’aiuto alle alate creature, la prima che avrebbe dovuto schivare il coltello che dinnanzi gli era diretto, pronto per conficcarglisi poco sopra all’osseo becco, mentre le altre due che sul principe puntavano, se non avessero prontamente cambiato rotta, si sarebbero andate a squarciare le carni contro la punta argentata dell’arma che ad una velocità altissima a mezz’area roteava insieme al corpo del principe stesso.
 
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« ice discorde
view post Posted on 16/7/2009, 10:07




SPOILER (click to view)
Ahhaha!! L'ha fatto apposta! xD Il mio pg odia i corvi xDDD

Un cracchiare fastidiosissimo discese dal cielo a tratti di pece nera, quasi sembrava petrolio. Ma questo fece lasciare ogni dubbio, poichè il petrolio non cracchiava.
Corvi.
Chris mise istantaneamente le mani sulla testa, in segno di paura. I corvi li odiava davvero. Mentre i corvi scesero dal cielo una barriera di ghiaccio abbastanza spessa si era già formata rinchiudendo il Titano al sicuro, questa sarebbe dovuta bastare a placare l'attacco dei quattro corvi, i quali attaccavano da varie parti. Dalla barriera crebbero degli spuntoni abbastanza lunghi, i quali la ricoprirono completamente. Questi erano tutti intenti a trafiggere in pieno i quattro corvi che lì stavano attaccando con gli artigli. Solo quando i corvi sarebbero morti o andati, la barriera si sarebbe sfracellata. Tutto ciò non aveva il benchè minimo senso. Mai possibile che, tutto a un tratto, una selva di corvi scenda dal cielo con furore? Tutto ciò rimase nei pressi della mente di Christofer, doveva indagare.


Edited by « ice discorde - 16/7/2009, 11:25
 
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Shin Rukawa
view post Posted on 16/7/2009, 17:02




SPOILER (click to view)
« Parlato. »
๑ Pensato. ๑

Narrato.

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei.
Quanti ancora, d'impavidi guerrieri sarebbero sopraggiunti in tal luogo per sfidare la strega tanto odiata?
Basta guardarsi attorno con la coda dell'occhio per scorgere nuovi volti pallidi, come immacolati dalle andate e passate stagion che hanno avuto d'affrontar.. ma alla corte non vi son sol loro i presenti, appaiono e allo stesso tempo vengono scrutati dall'iridi verdi altri due uomini, dalle fattezze umane anche loro ma con quel colorito in volto capace da poter distinguerli dai padroni della notte. Ed infine, quel personaggio assai bizzaro quanto strano che con difficoltà solo dopo una manciata di secondi, Keith riesce a distinguare: L'uomo Zucca.

« Uh? »

Non han tempo nemmeno per le presentazioni, solo qualche parolina tra conoscenti del passato poiché dal cielo pare atterrare ad alta velocità uno stormo di piccioni viaggiatori con l'intento - per quel che sembra - d'attaccar i salvatori della patria che con le loro abilità innate iniziano ad evitare e allo stesso contrattaccare il nemico che in quell'istante paiono esser soltanto dei pennuti. Ragion per cui il volto dello spadaccino viene inclinato verso l'alto ove può soltanto osservare tre corvi che si dirigono ad alta velocità contro di lui, con la voglia di attaccar la parte superiore del corpo..

๑ E' sicuramente opera di quella strega..
.. quindi basta capire da dove provengono e la caccia al tesoro è terminata. ๑

Sospira, rilassando i muscoli per concentrarsi al meglio quando scivola la mancina sulla Reiki con estrema velocità. Le palpebre vengon socchiuse quando a pochi metri da lui ecco che una grossa fonte di calore brucia ogni cosa circostante a se.. lasciando terra bruciata. D'altro canto la presa attorno all'impugnatura vien resa stretta tant'è d'approssimarsi ad un attacco rapido e preciso quando ormai arrivati ad altezza uomo quei pennuti, Keith decide di scattare in avanti con un balzo felino e sfoderare la sua Katana con l'intento d'innondare i tre corvi con un poderoso fendente, cercando di colpirli entrambi.. lasciando solo all'ultimo la facoltà di poter ritornare da dove è venuto, in modo tale da poterlo seguire.
 
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28 replies since 13/7/2009, 11:42   708 views
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