Un ritorno elettrizzante.,

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~N y c o s
view post Posted on 9/4/2009, 17:32




~ Mini-Quest

Partecipanti minimi: 3
Partecipanti massimi: 6
Punti esperienza per mini-enigma risolto: 15 XP
Punti esperienza per boss sconfitto: 600 XP [da dividere in parti eguali]
Gemme per mini-enigma risolto: 30
Gemme per boss sconfitto: 810 [da dividere in parti eguali]
Orari: 11:00-14:00/15:30-18:30
Scadenza iscrizioni: Venerdì 10 Aprile 15:00
Scadenza massima mini-quest: Domenica 12 Aprile 18:30
NPC utilizzati: Seth Hycario
Trama: Dopo anni e anni di prigionia in una maledizione, Seth il Titano del Tuono si è svegliato, prendendo il controllo della Città Spettrale e riuscendo misteriosamente a radunare un esercito di cadaveri, non si sa come tornati in vita.
Obiettivi:
- Penetrare nella fortezza.
- Investigare sulle origini dell'esercito, e se necessario fermarlo.
- Sconfiggere Seth una volta per tutte ricorrendo agli stratagemmi adatti.

Turni:

- Seth Hycario/Narratore
- Plangite Rota
- Natsu
- Abarai Kanda
- Roxanne
- Leon LeRoy
- Ifrit Tu Oderschvank

Edited by ~N y c o s - 10/4/2009, 15:31
 
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~N y c o s
view post Posted on 10/4/2009, 14:50




- Camera Centrale -

Seth era impaziente ormai. Sebbene fosse difficile notare un mutamento nei muscoli facciali veramente poco contratti sul viso cinereo e impassibile come quello delle statue classiche. Ma Seth non aveva mai tenuto conto delle statue classiche, quindi poco gli poteva importare di quelle somiglianze. Zampilli di energia elettrica continuavano quasi a colare dalle mani artigliate, avvolgendo la stanza intera come gigantesche ragnatele luminose in un buio pesto. Aveva avvertito la presenza di forestieri, nella Città Spettrale, grazie alle proprie spie. "Fedeli" e "precise", avevano svolto il proprio lavoro ancora prima che qualcuno dei sei invasori potesse notarli. Il che era un bene, considerando che non potevano aspettarsi ciò che li potesse aspettare ancora prima di entrare. Una persona normale avrebbe ridacchiato malignamente. Ma Seth detestava le persone normali, pertanto si limitò a sbuffare una nuvoletta elettrostatica che di dissolse nell'aria.
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- Città Spettrale -

Vi erano sei capanne, tutte disposte attorno alla gigantesca Ziqqurat in rovina che giaceva in un quartiere della Città Spettrale. Formavano un esagono, come se fossero legate fra loro. O con la Ziqqurat. O forse entrambe. O forse ancora era solo paranoia. Perchè mai qualcuno avrebbe dovuto farsi tanti complessi per 6 dannate capanne? Erano per giunta vuote.

Interminabili gradini portavano al grande tempio cubico in cima. Forse il tempio stagliato fra le nuvole grigie del firmamento notturno avrebbe contenuto già Seth..e farla finita una volta per tutti. Però, qualcosa non quadrava. Dov'era l'esercito di cui si era parlato? Rispondere a quella prima domanda sarebbe stato il principale scopo dell'incursione, lo scopo per il quale i sei invasori avevano deciso di partire per questa missione. O forse lo scopo principale era eliminarlo. Boh...quando mi venne raccontata tale storia, io pensai immediatamente che lo scopo veramente principare non era eliminare l'esercito, quanto colui che lo governava. Seth.

Tocca a voi. Cominciate a muovervi nel paesaggio 'disegnato'. Buona fortuna!
 
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.)Angel of Despair(.
view post Posted on 10/4/2009, 15:18




Quali leggende potevano essere legate ad un posto del genere? Tantissime. Diciamo più di quante un singolo uomo può conoscere in tutta la sua vita, impegnandosi nel ricercarle nelle più profonde biblioteche. Ma in questo caso non erano le leggende che normalmente venivano raccontate a portarlo in quel luogo. Certo, era una storia conosciuta, ma nessuno sarebbe riuscito a collegarla a quel luogo. Un caso, principalmente un caso quello per cui si trovava lì.

Era conosciuta la ballata di Seth, potentissimo Titano del tuono, che cercò vendetta contro la codardia dei propri compagni e invece trovò la morte. Era conosciuta a pochi il continuo della leggenda, in cui Seth riuscì a vendicarsi uccidendo la maggior parte dei membri dela Rosa e del Giglio prima di morire. Era nota solo a lui una parte della verità. Un frammento, forse il termine di un'altra antica ballata, trovato durante alcuni studi qualche settimana prima lo aveva spinto a venire in questo luogo:

“(...) infilzato. Con un ultimo gemito afferrò la fronte del ragazzo e pronunciò alcune parole, prima che la tenebra gli oscurasse per sempre la vista di questo mondo. Un lampo azzurro avvolse l'avversario, e i loro occhi si chiusero (...) città spettrale (...) Seth eterno dimora.”

Non si era subito ricordato della leggenda, ma lentamente il nome 'Seth' riaffiorò, insieme a tutta la vicenda. Il nome città spettrale, messo là, in mezzo a due pezzi illeggibili, sembrava un invito. O una trappola. Ma a volte la curiosità è troppa per farsi degli scrupoli. Per questo era giunto sino a lì.

Scrutò il cielo, uggioso. Come spesso era in quelle terre. Ma le nuvole sembravano come impazienti. Ma di che cosa? Imputò tutto ad una fantasia e continuò a camminare, in mezzo alle case vuote, dirigendosi verso allo Ziqqurat che aveva notato poco prima in lontananza. Sembrava l'unica cosa interessante nei paraggi.
 
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~Leithir Mikashi
view post Posted on 10/4/2009, 16:26




Il paladino Kanda aveva sentito parlare molto tempo fa di una antica leggenda che parlava di un titano,ma non un titano qualunque,era un titano del tuono che si dice abbia ucciso molti membri di entrambe le fazioni che regnavano su quella terra.
In seguito pare che sia stato imprigionato grazie ad una maledizione,annullata misteriosamente dopo anni e anni di prigionia.
A Kanda fu affidata una missione particolare,gli parlarono nuovamente di questa leggenda e gli ordinarono di trovare tutto ciò che sapeva riguardo a eventi strani accaduti nella città spettrale,
La città spettrale faceva da sfondo ad un'enorme Ziqqurat stranamente coperta sulla sommità da molte nubi dalle quali fuoriuscivano tuoni che illuminavano tutto il paesaggio.
*odio i tuoni*
Pensò il paladino mentre pian piano studiava il territorio circostante.
Era una landa quasi del tutto desolata,apparivano solo qua e la alcune case che però erano niente in confronto all'enorme Ziqqurat,inoltre intorno a quest'ultima vi erano 6 capanne poste in modo da formare un esagono ma soprattutto apparentemente vuote.
*ma dove sono finite le sentinelle,pensavo ci fosse almeno qualcuno a sorvegliare il palazzo,meglio andarci piano.*
In effetti la situazione era strana,la Ziqqurat e il tempio circondato dalle nuvole cariche di fulmini e fu questo particolare che fece "accendere una lampadina" al paladino,il titano di cui parlava la leggenda era un titano del tuono,e se quei fulmini fossero una sorta di segnale,forse era solo una concidenza,ma se invece non lo era?
Intanto Kanda mentre sfoderava le katane
*meglio stare in guardia.*
Pian piano incominciò ad avvicinarsi sempre di più verso una delle capanne apparentemente vuote,Kanda pensava che ci fossero dei passaggi per la Ziqqurat,ma non ne aveva la certezza,in più non era sicuro che non ci fossero guardie,perciò si avvicinò con molta prudenza.
*vediamo cosa si nasconde in queste capanne.*

Edited by ~Leithir Mikashi - 10/4/2009, 17:44
 
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view post Posted on 10/4/2009, 16:54
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La Città Spettrale in quei giorni aveva suscitato interesse in Roxanne.
Dopo la fugace visita al luogo , tra la cenere e l'ombra, la vampira aveva condotto alcune ricerche nella biblioteca di Astrid Town, ma con scarsi risultati.
Alcune leggende, ballate e miti accennavano a qualcosa nascosto tra le rovine della città, sigillato e impotente, una creature carica di rancore e desiderio di vendetta.
Ma non per amor della battaglia si trovava lì, quanto per far rinascere l'antico vigore che possedeva, assopito da troppi anni di riposo e pigrizia, più che mai necessario ora che il Giglio e la Rosa sembravano essere vicini allo scontro.
Così stava scivolando nel buio della città, silenziosa e veloce come solo i vampiri possono essere, i sensi pronti a catturare ogni elemento anomalo che l'avrebbe potuta allarmare.
Avevo subito notato la presenza di altre due creature, l'acutezza della sua vista durante la notte le aveva permesso di intravederli.
Uno dei due stava esplorando una delle sei abitazione disposte intorno allo strano edificio, simile a uno ziqqurat, mentre l'altro le era momentaneamente scomparso dalla vista.
Non le piaceva avere gente intorno, a meno che non si fossero chiaramente manifestati a lei, in modo che ognuno fosse sicuro della presenza dell'altro.
Si chiese per quale motivo altre persone fossero state attirate da questa inquietante città.
Mentre continuava a scivolare tra i muri delle case, come un ladro o come una spia, portò le mani all'impugnatura delle sue armi.
La prudenza non era mai troppa e lei era diffidente di natura.

 
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Lumvorn, the Lord of Shadows™
view post Posted on 10/4/2009, 17:08




Notte, un'altra notte era scesa su Canterville, e anche in questa notte di luna il vampiro Leon si era svegliato.
Stava vagando senza una meta in giro per Canterville, gli occhi verde smeraldo che brillavano nella notte, i capelli grazie al gel tirati tutti all'indietro, la pelle bianca come alabastro era in netto contrasto con tutto il resto, vestito elegantemente ed in modo impeccabile come al solito, una giacca blu, dei pantaloni un blu più scuro, una camicia bianca e le scarpe nere lucide come al solito.
sicuramente un abbigliamento non adatto per la Città Spettrale anche se non sapeva ancora sarebbe andato li, ma anche se lo sapeva si sarebbe vestito così, lui vuole essere sempre elegante.
fatto sta che prima di trovare una meta voleva nutrirsi aveva fame e quindi mi si a guardare intorno in cerca di un umano ricco del prezioso liquido cremisi che amava tanto.
Dopo pochi minuti di ricerca vide una bellissima ragazza, sulla ventina dai capelli neri, occhi scuri come uno squalo, e un pesante trucco in volto, alta sul metro e settanta in minigonna corsetto, una gothic come la moda voleva oggi.
La fissò negli occhi e mosse il suo labbro a formare una dei sorrisi più sensuali che poteva fare, la ragazza si fermo allibita pensando che un essere così perfetto non potesse aver rivolto quel sorriso a lei, ma ivneece era proprio così, e a breve avrebbe scoperto che era meglio non incontrarlo.
In un batter d'occhio fu da lei, ella si perse nei suoi occhi quando lui affondò il suo volto nel suo collo mordendola succiando via tutto il suo sangue prendendole tutta al sua essenza vitale, lui doveva continuare a vivere e per questo avrebbero pagato molti innocenti, non gli interessava anzi ne era più che contento.
Si staccò da lei e prima che il corpo si afflosciasse sparò un colpo con la sua pistola a tre canne, dritto in testa, il corpo cadde senza vita.
Prese un fazzoletto di pura seta e si pulì il sangue dagli angoli della bocca poi lo lancio, esso atterrò svolazzando sul volto della giovane coprendolo e lui disse squisito devo dire, ottima annata, bene ora che si fa?
Si sedette sul corpo della giovane e tirò fuori dal taschino interno della sua giacca un libricino logoro antichissimo dalle pagine ingiallite, lo sfogliò fino ad arrivare alla sezione che diceva: "Leggende".
Si fermò ad una interessante, parlava del Signore della Città Spettrale, un certo Seth rinchiuso tempo addietro, aveva scoperto che comandava il tuono, probabilmente un Titano, si diceva fosse potente.
Non era molto poco era rimasto di quel nome, ma l incuriosì.
Cosa ne dici cherì? disse rivolto al cadavere che ovviamente non rispose beh ci tace acconsente si alzò, si accese una sigaretta e sussurrò prima di sparire Adieu, ma cherì.
In poco tempo fu alla città spettrale, la visione non era della migliori, una città piena di case basse diroccate a abbandonate, una fastidiosa cenere cadeva dal cielo rimanendo sui vestiti ah maledetta cenere si lamentò Leon poi vide l'unica cosa degna di nota, una costruzione più grande delle altre sembrava un tempio.
Si avvicinò osservando tutto quello che c'era prima, nulla di interessante niente di utile da ricordare, ma vide che non era solo vide altre tre figure, lo Stregone Plangite, un umano che non conosceva, e la cara e vecchia Roxanne.
Vide mettere l'impugnatura alle armi, era prudente forse anche tesa, sorrise e in un istante fu di fianco a lei.
Bonsoir cherì disse con un sorriso in volto guardando dritto davantia se anche tu qua in per vedere quando possono essere vere le leggende?
Tirò un'altra boccata di fumo mentre attendeva risposta, osservava tutto intorno a se, e guardava i movimenti dei due.
 
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Chrys ~
view post Posted on 10/4/2009, 18:22




Serata al quanto seccante e piena di noia.
Questo mi si prestava davanti agli occhi, nel centro città, mentre passeggiavo fra le viette, fumando una buona sigaretta, compagna di mille avventure in quei luoghi.
Inaspettatamente però quella sera il destino mi aveva riservato un destino diverso dall’annoiarmi.
In poco tempo, un brivido mi risalì lungo la schiena, facendomi venire la pelle d’oca per qualche istante, cosa molto anormale per un titano del fuoco.
Di solito il minimo freddo che raggiungo sono i 40 gradi corporei, quasi, figurati aver freddo con una tale temperatura, eppure quei brividi, gli avevo sentiti poche volte.
Un brivido intenso, come quando ti ritrovi improvvisamente in balia di una corrente d’aria freddissima, quasi ghiacciata, ma non c’era niente del genere in quel vicolo.
Non c’era alcun dubbio che doveva essere un altro titano, ma era diverso da tutti quelli incontrati fin ora, era una sensazione mai provata con un mio simile, quasi che fosse pervaso dall’odio totale.
Un atteggiamento completamente diverso da quello di un qualsiasi titano.
In fondo noi titani seppur di diversi elementi siamo sempre un unico popolo e quindi siamo in una certa sintonia con i nostri simili, ma quello, sballava tutta l’armonia che poteva esserci.
Se fosse stato inoltre un mio simile qualsiasi, sarebbe stato come per una chitarra ciccare una nota in mezzo a altre milioni che suonano insieme.
Ma in quel caso era come se quell’unica chitarra, avesse solo lei il microfono e le casse attaccate, letteralmente in pugno in un occhio.
Proveniva dalla città spettrale e a quel punto con quelle sensazioni non potè altro che venirmi tutto molto più chiaro.
Seth.
Ma non era stato rinchiuso e maledetto?, infondo fra titani si conoscono tutte le leggende legate al nostro popolo.
Beh a quanto pareva si era liberato in qualche modo, e già era stato difficile imprigionarlo, figuriamoci ora che era tornato più potente che mai.
Non ci voleva.
Corsi più veloce che potevo verso quell’ammasso di macerie e case abbandonate.
Dopo molto, e dico molto, data la distanza a cui mi trovavo dal posto, giunsi all’entrata della città.
Di sicuro conoscendolo, e conoscendo di cosa era capace, mi immaginavo ci stesse già aspettando e perché no, magari mi aveva attirato a posta lì, con chissà quanta altra gente.
Dubbio che subito dopo si dissolse, vedendo di fronte a me altre figure di cui ne notai una palesemente rispetto alle altre.
Lo Snob francesino del parco.
In un attimo gli occhi si alzarono al cielo e si riabbassarono.
Un cadavere che camminava.
Beh che altro ci si poteva aspettare da un vampiro, loro e la loro natura era quella.
Idioti, ma forse quella sera mi sarebbero potuti tornare utili e non poco.
Portai la sigaretta poco prima accesa alla bocca e ispirai il fumo all’interno dei polmoni per poi buttarlo nuovamente fuori.
Mi trovavo con una ziqqurat davanti a me e 6 casette, o meglio capanne intorno a me e dietro la stessa costruzione quasi a rappresentare chissà quale forma.
Per quell’istante lasciai perdere il vampiro e il suo scempio con la sua non vita, avevo altro di più urgente.



Ehi bei capelli, invece di passare il tempo alla cazzo come pausa pranzo, preparati.


Dissi per poi portarmi il braccio davanti al volto, e una volta lì, tutta la mano, fino al gomito prese fuoco superficialmente.
Dopo ciò, riabbassai il braccio lungo il fianco ma staccato da esso, per evitare brutte figure nel bruciarmi da solo.
I vestiti, rigorosamente ignifughi, mai avrebbero preso fuoco, nonostante la fiamma non gli toccasse, dato che le maniche della camicia era girate su se stesse, fino a appena sopra il gomito.
Con la mano sinistra riportai la sigaretta alla bocca con cui feci un altro tiro di cicca e poi la riabbassai sempre con quest’ultima fra le dita.



Ti vorrei morto solo per quel cadavereche sei, ma penso tu ora possa servirmi più da vivo, non vorrei morissi ora e nei prossimi minuti, voglio avere io quel piacere.

Conclusi per poi guardarlo fisso negli occhi, nonostante i poteri che poteva usare quel vampiro nello sguardo diretto con il suo avversario, penso sapesse pure lui che sarebbe stata più utile un’alleanza con me piuttosto che uccidermi, vista la situazione al quanto preoccupante e poi ero sempre sfrontato io, me ne fregavo di tutto e di tutti, non guardarlo mi avrebbe fatto passare per codardo.
Ormai avevo preso in attenzione quell'essere, quindi praticamente me ne freghai altamente di chiunque altro era li, nonostante ci fossero dei buoni elementi e anche piuttosto utili.



Edited by Chrys ~ - 10/4/2009, 19:49
 
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~N y c o s
view post Posted on 10/4/2009, 18:39




- Città Spettrale -

Quel poco di silenzio che precedentemente avvolgeva come una pellicola il paesaggio triste e cupo della città, donandole un'atmosfera degna di un film thriller ad alta tensione, si disfece non appena la sagoma di un Titano del fuoco prese la parola. Nel momento in cui ciò successe, nel buio delle capanne sei paia di occhi gialli si aprirono.
Una cosa immediatamente balzò all'occhi di Abarai: la porta della capanna a cui si trovava era stata graffiata in più punti, e la serratura sembrava in più punti forzata. Segni di piedi di porco, usati e frantumati, erano più che evidenti. La porta era di legno, ma sembrava avesse resistito fino ad allora. C'era la possibilità che, in ognuna di quelle capanne, vi fosse stato un tesoro incredibilmente potente custodito avidamente. Un esame molto più accurato, comunque, avrebbe mostrato i cardini misteriosamente spezzati, eliminando le possibilità che tali tesori fossero stati conservati. Un colpo ben assestato e si sarebbe sfondata da sè.
Tuoni scossero le fondamenta della ziqqurat, facendo tremare appena il suolo, e il cielo esultò trionfante riempendo per qualche istante le orecchie dei sei.
Una goccia di cenere cadde sulla sigaretta di Leon, soffocandola, e un'altra cadde sul gomito di Ifrit, sporcandolo appena. Poco a poco più gocce di cenere invasero l'aria, creando una sorta di nebbia grigiastra che avvolse tutto quanto.
 
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.)Angel of Despair(.
view post Posted on 10/4/2009, 19:03




Cosa...?




Il cielo tuonò cupamente, e insieme ad esso le fondamenta dello Ziqqurat. Poi iniziò a cadere cenere, prima lentamente, poi sempre più fitta. Plangite non sapeva spiegarsi il prodigio. Non gli erano noti vulcani vicino alla città. Si parò gli occhi con la mano, mentre la giacchetta e i pantaloni gli si sporcavano di cenere, ma ciò gli importava poco. Estrasse la spada e lentamente si guardò intorno, cercando di capire se la cenere fosse stata evocata con i tuoni da qualche incantatore circostante. Ma per far piovere cenere e tuonare la terra occorreva un potere molto grande, e avendolo diveniva possibile utilizzarlo anche su una vasta area. Ma comunque vide qualcuno. Una figura indistinta che si muoveva furtivamente e che aveva portato le mani alla cintura...

Non muoverti!



Aveva puntato l'arma verso la figura, mentre le si avvicinava. Non gli piaceva essere colto alla sprovvista, nè tantomeno morire senza nemmeno sapere di essere stato ucciso. Se avesse voluto morire avrebbe preferito un colpo in pieno petto datogli da un avversario davanti a sé. avvicinandosi la figurà si delineò meglio: lentamente capì che era una ragazza, e quando le fu più vicina notò il pallore mortale che aveva... Ciononostante non abbassò l'arma. Poteva essere un semplice travestimento.

Chi sei?

 
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~Natsu
view post Posted on 10/4/2009, 19:11




era notte e Natsu si stava incamminando verso la Città Spettrale,ne avvertiva la presenza un suo simile ma con un potere immensamente maggiore del suo,probabilmente un titano di tuono.
Natsu conosceva un solo titano con quel potere e quell'elemento,anche se la parola conoscere non era proprio la più adatta ne aveva sentito parlare nelle storie della sua specie ma pensava fosse una leggenda e comunque seguendo la storia lui doveva essere morto come poteva avvertirne il potere,era impossibile che fosse lui,ma quella potenza non era da tutti,decise quindi di investigare.
Una volta entrato nella città vide in lontananza una strana formazione,chissà magari lo avrebbe trovato la quello che veniva definito il dio del fulmine,un nome altisonante era vero ma vista la sua potenza era più che comprensibile,si avvicinò lentamente a quelle strane capanne mentre prendeva dalla tasca,come era fare suo solito, il pacchetto di sigarette e lo zippo,prese una sigaretta e la mise in bocca per poi accenderla con l'ausilio dello zippo,fumare non sapeva se lo faceva perchè gli piacesse di per se o per altri motivi ma sapeva che non poteva farne a meno,vide in mezzo a quella formazione di capanne alcuni tizi,forse scagnozzi di Hycario,si avvicinò lentamente mentre le mani andavano a prendere le pistole pronto a ogni evenienza era vicino,quando finalmente riuscì a vederli in volto ne riconobbe alcuni,vi era quello strano tipo deprimente che aveva incontrato al parco il giorno stesso in cui era giunto a canterville,poco più in là c'era Leon persona che conosceva da parecchio tempo prima del suo arrivo in città e con cui aveva passato quello che si poteva dire il suo periodo da cattivo,vi era anche il titano del fuoco che aveva visto combattere nell'arena e infine lo spadaccino che aveva soccorso nei pressi del dark lady,li conosceva bene o male tutti,ma cosa diavolo ci facevano tutti li,nemmeno il tempo di aprire bocca che una lieve scossa percosse il terreno e iniziò a piovere quella che sembrava cenere,ma che di fatto non lo era,inizialmente lentamente poi sempre più veloce,ogni volta che toccavano il viso di natsu evaporavano quasi istantaneamente facendo "fumare" il titano,che si avvicinò a quello strano gruppo

e voi...cosa diavolo ci fate qui????
chiese Natsu senza mezzi termini per poi guardarsi intorno quelle capanne sembrava che qualcuno avesse cercato di sondarle e degli occhi gialli si intravedevano qua e là,guardò più attentamente una porta in particolare sembrava in procinto di cadere da se,estrasse la pistola e con un colpo bene preciso,nonostante la distanza andò a colpire l'unica parte metallica della porta,in modo che il proiettile non la attraversarse e la facesse cadere all'interno della stessa capanna

Edited by ~Natsu - 10/4/2009, 23:48
 
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~Leithir Mikashi
view post Posted on 11/4/2009, 09:45




Kanda si trovava di fronte alla porta della capanna e notò subito che in più punti ma soprattutto sulla serratura,c'erano dei graffi e segni di forzatura,molto probabilmente coloro che quel giorno si recarono alla città spettrale non erano stati gli unici a cercare indizi su questa strana ziqqurat.
Cosa nascondevano le sei capanne,forse qualcosa di prezioso,ma a Kanda non importava,sperava invece che da una di queste capanne ci fosse un passaggio segreto per accedere alla costruzione immensa che dominava la città,un passaggio che portava direttamente da colui che la abitava.
Così,impaziente di vedere cosa ci fosse dietro quella porta,fece roteare Zabimaru sul polso e con un movimento veloce forzò la serratura.
La lama si infilò tra la serratura e il legno della porta e in seguito,con un colpo secco,la staccò ma apparentemente non successe niente così il paladino decise per la soluzione drastica:Mugen e Zabimaru si incrociarono e con destrezza Kanda tagliò la porta in quattro triangoli dando l'impressione che le spade non si fossero neanche mosse.
I quattro triangoli caddero sul terreno e all'improvviso iniziò a cadere della cenere dal cielo su tutta la città come fosse pioggia.
*Cos'è questa roba?*
Alzò la testa e notò che le nuvole in cielo si concentravano sempre di più vicino alla ziqqurat mentre la cenere continuava a scendere inesorabilmente.
In seguito abbassò lo sguardo per vedere cosa fosse custodito nella capanna dal paladino analizzata.
COSA?!..

 
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view post Posted on 11/4/2009, 13:28
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In poco Roxanne dovette dire addio alla pacifica solitudine con cui stava indagando.
Leon fu il primo a materializzarglisi al fianco, senza preavviso, causandole un lieve sussulto di sorpresa.
Maledizione Leon disse a denti stretti Non ti avevo visto.
Già, era troppo impegnata a seguire i movimenti intorno alle capanne per accorgersi del vampiro... Male, malissimo.
Mentre diceva queste parole a Leon, sentì qualcuno avvicinarsi a loro... Una nuova voce ruppe il silenzio e il profilo di una lucida spada si disegnò vicino alla vampira.
CITAZIONE
Non muoverti! - Chi sei?

Roxanne rimase immobile, fissando negli occhi l'uomo che le aveva puntato contro un'arma, dandole degli ordini...Represse l'istinto di attaccarlo, troppo orgogliosa per lasciarsi minacciare da qualcuno.
Veloce, come solo un vampiro può essere, estrasse uno dei suoi pugnali e con un clangore metallico allontanò l'arma dell'uomo da sè, facendo cozzare le due lame.
Sono Roxanne Vance, vampiro della Rosa Rubiconda Disse con la voce fredda, nascondendo un filo di fastidio nel grigio perlaceo degli occhi E tu chi? tu che ti permetti di rivolgere un'arma contro di me?
SPOILER (click to view)
scusate il post corto, sono di fretta


 
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Lumvorn, the Lord of Shadows™
view post Posted on 11/4/2009, 13:57




La vampira sussultò alle parole, un titano del fuoco abbastanza brusco a maleducato, colui che incontrò al parco gli si rivolse proponendo un alleanza non chiedendolo in modo gentile, Plangite puntò l'arma a Roxanne la quale rispose prontamente, l'uomo che osservò la capanne entrò in una, strani occhi si vedevano dalle finestre delle capanne, occhi gialli, ed arrivò anche Natsu il titano del fuoco, stupito anche lui delle tante persone.
Erano in sei, come le capanne, strano.
Guardò il Titano negli occhi senza esercitare alcun potere, gli serviva per il momento, lo avrebbe ucciso dopo Ci sto, ma evita di rivolgerti a me con quel tono non sono molto magnanimo a volte col suo solito accento francese, poi si girò verso Roxanne sorridendo come al solito e disse mi dispiace cherìma dovevo ricordarti come al solito che la prudenza non è mai troppa poi una goccia di cenere gli cadde sulla sigaretta spegnendola, il suo volto si trasformò in un smorfia per un secondo po spense la sigaretta per terra scuotendo la testa e conclusa mai concentrarsi troppo su qualcosa.
intanto era sull'attenti qualcosa c'era nelle capanne e non se n'era scordate Passò avanti ai due che si puntavano armi a vicende e disse con tono scocciato ah smettetela voi due poi disse guardando Plangite con uno sguardo che non ammetteva repliche siete compagni di fazione, c'è altro da fare qui che puntarvi armi a vicenda.
Detto questo si allontanò dagli altri incurante di tutto e tutti, non aveva tempo di perdere tempo con quei battibecchi, doveva vedere quegli occhi che diavolo erano.
Andò in una delle sei capanne non quella dell'umano e non quella di Natsu, si avvicinò davanti alla porta, pensò che ci poteva essere un trappola, quindi le diede un violento calcio che la fece cadere avanti, e con la sua velocità si appiattì al muro di fianco in modo che se sarebbe uscito qualcosa dalla capanna non lo avrebbe investito, con si sporse di veramente poco per vedere pronto ad estrarre le armi e a schivare eventuali attacchi.
La prudenza non era mai troppa e quel posto non ispirava fiducia.
 
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~N y c o s
view post Posted on 11/4/2009, 16:52




CODICE
Salto Frost. Lo so che devi lavorare, però non posso nemmeno bloccare la miniquest. Ma tanto non verrà completata comunque..lo so.


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- Città Spettrale -

E mentre il cielo e la terra divennero grigi, i venti spirarono fra le case abbandonate della Città. Ciò che si presentò gli occhi di Abarai fu un cadavere in perfette condizioni di una donna vestita in maniera impeccabile. Sembrava che fosse solo addormentata. Essa era impalata al ventre da un'asta di acciaio stranamente decorata. Sembrava una chiave di dimensioni incredibili...ma una chiave per cosa? Forse per la porta ridotta in triangolini. O forse no. Ma anche si. Sarebbe bastato provarla, ammesso che potesse aver senso provare una chiave nella serratura di una porta rotta e scardinata, e ammesso che Abarai potesse raccogliere il coraggio per togliere l'asta dal corpo della donna ormai defunta da secoli. Non è roba da tutti, cosa vi credete?
Stesso spettacolo si mostrò agli altri due incursori, che radendo al suolo la porta e rischiando di far cadere la capanna su di loro. Si denoti la furbizia di Leon, in ogni caso, che si scansò immediatamente per evitare una qualsiasi cosa. Un mattone piazzato in cima allo stipite cadde per terra, non toccando nulla se non il suolo. Si sbriciolò dopo un po' per quanto fosse antico.
Non tanto fortunato fu Abarai, il quale si ritrovò inzuppato dalla testa ai piedi da acqua dopo un paio di secondi dopo aver visto la figura deceduta ed aver esclamato "COSA?!..". Il secchio gli cadde accanto, riflettendo due biglie color ambra appese al soffitto e che penzolavano vicino al cadavere. Forse era solo un diversivo? O qualcosa per distrarre dal tempio?
 
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.)Angel of Despair(.
view post Posted on 11/4/2009, 19:12




Alleati? Qui? Adesso? La cosa lo prendeva completamente sotto gamba. Perché erano qui? Credeva di essere l'unico possessore delle informazioni riguardanti quel luogo. In ogni caso rinfoderò la spada e biascicò qualcosa che dovevano essere delle scuse. Vampiri. Sapeva che si nutrivano di sangue umano, ma allora perché venire in un luogo dove non c'era nulla di vivente? Un vampiro, alle spalle della ragazza che aveva minacciato, aveva visto qualcosa. Lo seguì fino davanti alla capanna e agì anche lui cautamente come Leon, evitando di essere colpito da un mattone in testa. Infine entrò nella capanna senza tanti complimenti. Una mano era sempre chiusa intorno l'elsa della spada, la boca a pronunciare un qualsiasi incantesimo difensivo se ci fosse stato qualcosa di pericoloso. Ed ebbe un sussulto quando vide il cadavere impalato. Inizialmente pensò fosse una vittima recente, ma vedendo l'assenza di totale di tracce (oltre alle proprie) e l'abbondanza di ragnatele capì che probabilmente quel cadavere lì da tempo. Molto tempo.

Si ricordò delle altre capanne intorno allo Ziqqurat. E un dubbio si insinuò nella sua mente. Uscì dalla capanna, lasciando a il vampiro altri eventuali misteri da svelare, e si diresse a grandi passi verso la capanna più vicina per perlustrarla. La porta era chiusa. Ovviamente. Si allontanò di una decina di metri e sfoderò la spada.

Hikna suty Nohoi.



La lama si colorò di un azzurro pallido, e, afferrandola con due mani, Plangite sfoderò un fendente verso la porta, il più forte che poteva. Una lama di energia si disegnò in aria e si diresse a gran velocità verso la porta, sfondandola. Aspettò qualche secondo prima di dirigersi all'interno di essa, lasciando il tempo a eventuali trappole attivarsi. Pronunciò comunque le sillabe iniziali di un incantesimo di difesa, lasciandosi il tempo di completarlo se qualche freccia o incantesimo si dirigesse verso di lui. Poi entrò. E rimase meravigliato.

Lo spettacolo era lo stesso dell'altra capanna. Un cadavere femminile impalato nello stomaco da un'asta d'acciaio. Anche questo perfettamente conservato. Come era possibile? Non ricordava bene le fattezze del cadavere dell'altra capanna, ma inizialmente gli erano parsi identici. Forse erano diversi. Ma lui non aveva intenzione di accertarsene. Almeno per il momento. Osservò meglio le vesti del cadavere, poi passò all'asta, osservandone le incisioni. Sembrava una grossa chiave piuttosto che ad una lancia. L'afferrò con entrambe le mani e pronunciò un incantesimo difensivo. Poi tentò di estrarre la lancia con un singolo movimento delle braccia.
 
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